VIDEO (di Ilenia De Rosa) Splendono di nuovo i mille colori delle tessere in pasta vitrea che, con tasselli di marmo e...
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Splendono di nuovo i mille colori delle tessere in pasta vitrea che, con tasselli di marmo e conchiglie marine impreziosiscono la cosiddetta «Fontana piccola», nella domus pompeiana che appunto da quell'elemento architettonico prende il nome. Accanto, torna a essere di nuovo visibile, dopo la pulitura da muffe e batteri, il ciclo di affreschi con «scene di giardino» che occupa quasi per intero la parete ovest dell'area su cui si trova la fontana. Il restauro, realizzato dagli specialisti di Francesco Esposito in quattro mesi di lavoro, e seguito dall'archeologo Fabio Galeandro, sarà presentato oggi alle 11.30 negli ambienti della domus dal direttore generale del Grande progetto Pompei, Giovanni Nistri, dal soprintendente Massimo Osanna e da Ledo Prado, segretario generale della «Fondazione CittàItalia».
Tutto recuperato, dunque, nel corso di tre lotti di lavori che hanno riguardato l'intera domus, finanziariamente sostenuti dalla «Fondazione CittàItalia» e durati circa quattro anni. Interventi che nel tempo hanno visto il restauro degli apparati decorativi inserirsi nel più vasto programma di consolidamento strutturale e architettonico della casa che rimane tra le domus che il Grande progetto Pompei punta a salvare.
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Il Mattino