Pompei, riemerge l'ultimo fuggiasco: morì travolto dalla lava del Vesuvio

Ha avuto in sorte una fine orribile e l'ha guardata in faccia, investito dalla furia bollente del Vesuvio che gli ha scagliato addosso, decapitandolo, un masso di 300 chili. A...

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Ha avuto in sorte una fine orribile e l'ha guardata in faccia, investito dalla furia bollente del Vesuvio che gli ha scagliato addosso, decapitandolo, un masso di 300 chili. A Pompei- documenta in anteprima l'Ansa - gli scavi hanno restituito una nuova vittima, un 35enne con una gamba malata che forse proprio per la sua disabilità si era attardato nella fuga.


Una scoperta «drammatica ed eccezionale», commenta il direttore del Parco Archeologico Osanna. «Incredibile», dice Franceschini.

 

«Il mio mandato è iniziato con crolli a Pompei 7 giorni dopo il giuramento da ministro - dichiara Dario Franceschini, ministro uscente dei Beni Culturali - e si conclude sempre a Pompei con ritrovamenti straordinari dopo 4 anni di restauri, di scavi in zone mai esplorate e con 1 milione di visitatori in più».
 
Lo scheletro è stato ritrovato all'incrocio tra il Vicolo delle Nozze d'Argento e il Vicolo dei Balconi, di recente scoperta, che si protende verso via di Nola. Dalle prime osservazioni, risulta che l'individuo sopravvissuto alle prime fasi dell'eruzione vulcanica, si sia avventurato in cerca di salvezza lungo il vicolo ormai invaso dalla spessa coltre di lapilli. Il corpo è stato infatti rinvenuto all'altezza del primo piano dell'edificio adiacente, ovvero al di sopra dello strato di lapilli. Qui è stato investito dalla fitta e densa nube piroclastica che lo ha sbalzato all'indietro.
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Il Mattino