Napoli, cento chili di rifiuti speciali abbandonati in strada: maxi operazione per la rimozione

Lastroni di amianto sversati a Ponticelli
Centinaia di chili di rifiuti pericolosi sversati in strada, a due passi dal cantiere abbandonato dove nel 2005 perse la vita il piccolo Francesco Paolillo. Via Carlo Miranda, nel...

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Centinaia di chili di rifiuti pericolosi sversati in strada, a due passi dal cantiere abbandonato dove nel 2005 perse la vita il piccolo Francesco Paolillo. Via Carlo Miranda, nel quartiere Ponticelli, è diventata la capitale dello sversamento abusivo di scorie pericolose a causa della scarsità di controlli sul microcosmo di fabbriche e fabbrichette che popolano l'hinterland napoletano. E' proprio dalla provincia, come denunciano alcuni residenti della zona, che decine di furgoni arrivano a cadenza pressochè quotidiana a scaricare tonnellate di materiali di risulta. Stamattina, nel corso di una maxi operazione coordinata dalla polizia municipale, sono state rimossi circa cento chili di amianto sversato nelle scorse settimane. Un quantitativo enorme che si era accumulato nel tempo e che da la cifra della necessità di rafforzare i controlli - e le sanzioni - sul delicatissimo tema dell'inquinamento ambientale.


A poche decine di metri dalla zona dove è stato effettuato l'intervento di rimozione delle scorie di amianto c'è l'area giochi per bambini intitolata alla memoria di Paolillo. Decine di bambini frequentano ogni giorno il parchetto attrezzato esponendosi inconsapevolmente a seri rischi per la loro salute. Non è la prima volta che la polizia ambientale, allertata dai cittadini, effettua interventi su via Miranda. Pochi mesi fa furono portate via alcune carcasse di automobili e scooter abbandonate da chi utilizza i quartieri periferici di Napoli come officina dove smembrare automobili e motorini rubati. 
 
Una lotta impari quella tra gli sversatori seriali e gli uomini impegnati nel contrasto delle attività illegali. Il sistema produttivo illegale composto da centinaia di fabbriche gestite dalla criminalità organizzata produce una quantità enorme di rifiuti industriali pericolosi che non possono in alcun modo essere smaltiti per vie legali. All'universo di fabbriche piccole e grandi che producono ogni genere di rifiuto si aggiungono le decine di imprese edili più o meno legali che smaltiscono l'amianto semplicemente abbandonandolo nottetempo in strada. Una situazione che, in quartieri come Ponticelli, rappresenta una vera e propria piaga sociale e sulla quale le istituzioni sembrano aver ormai gettato la spugna.


Il sindaco de Magistris ha di recente annunciato il rafforzamento delle telecamere di videosorveglianza sul territorio cittadino. Il timore di chi vive a Ponticelli - ma anche a San Pietro a Patierno, a Piscinola o a Chiaiano - è che il potenziamento del servizio di videosorveglianza sia concentrato come al solito solo nelle zone del centro storico frequentate dai turisti mentre, a giudicare dallo stato di alcune strade dei quartieri periferici, ci sarebbe gran bisogno di un serio potenziamento nei controlli su quartieri dove le leggi vengono puntualmente aggirate. 
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Il Mattino