Ponticelli, protesta per l'antenna sul campanile della chiesa. L'ira dei residenti: «Vogliamo il crocifisso»

Momenti di concitazione ieri a Ponticelli. Nel tardo pomeriggio un gruppo di residenti del lotto O - erroneamente conosciuto come «lotto zero» - ha protestato...

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Momenti di concitazione ieri a Ponticelli. Nel tardo pomeriggio un gruppo di residenti del lotto O - erroneamente conosciuto come «lotto zero» - ha protestato duramente per mostrare la propria contrarietà all'installazione dell'impianto di radiotelecomunicazioni per telefonia cellulare sul campanile della chiesa “San Francesco e Santa Chiara” di via Decio Mure. É intervenuta anche la Polizia di Stato con tre pattuglie per ripristinare l'ordine.

 
La rabbia delle persone è scoppiata nel momento in cui si sono accorte che il parroco non era presente all'assemblea convocata in parrocchia proprio per avere chiarimenti sul nuovo impianto previsto sull'edificio. Già da moltissimi anni, in realtà, le antenne insistono sul campanile della chiesa di Ponticelli e nelle settimane scorse sarebbero dovuti iniziare i lavori per l'adeguamento dell'impianto alle nuove tecnologie, come quella del 5G. Operazioni al momento bloccate: la pesante struttura in acciaio, utilizzata per raggiungere l’altezza ideale per irradiare il segnale, resta ferma nel cortile della chiesa da diversi giorni.
 

Il parroco, don Federico De Candia, dopo momenti di tensione, ha comunque incontrato i residenti tra i banchi della chiesa. Leggendo alcuni stralci del contratto rinnovato di recente con la compagnia telefonica, il prete ha sottolineato la sua contrarietà all'installazione del nuovo impianto e la volontà di voler eliminare anche quello esistente. Rivolgendosi ai presenti ha chiesto di scegliere dei rappresentanti che possano incontrarlo nei prossimi giorni.

Ieri era presente anche il consigliere comunale Luigi Zimbaldi che ha raccolto le preoccupazioni dei cittadini del lotto O e ha chiesto chiarimenti al parroco. I residenti si sono rivolti a un legale attraverso il quale chiederanno ufficialmente alla parrocchia di disdire il contratto e di smontare l'impianto ora esistente. Il punto sarà capire se è possibile farlo prima della scadenza naturale del contratto e a quali condizioni. «Faremo una colletta per mettere il crocifisso sul campanile» afferma Zimbaldi.


Molti dei residenti presenti hanno mostrato grande preoccupazione per il fatto che le antenne possano avere ricadute sulla salute delle persone che vivono a ridosso della chiesa. All'assemblea svoltasi ieri erano presenti anche le consigliere della VI municipalità Tina Formisani e Concetta Viscovo le quali hanno provveduto - insieme a Giuseppe De Vincenzo dell’associazione “Crescere insieme” - alla raccolta firme dei residenti per chiedere il blocco dei lavori del nuovo impianto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino