Abbandono e degrado in periferia. Ancora uno scenario desolan te nel quartiere Ponticelli dove da anni il sottopasso è in disuso ed è diventato nel frattempo una...
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Il tratto, che corre parallelamente a via Angelo Camillo De Meis, fu realizzato con l’intento di far decongestionare il traffico stradale che si crea intorno al centro storico del quartiere di Napoli Est. La sottovia collega due punti di Ponticelli che, in realtà, distano poco più di seicento metri l’uno dall’altro: una rampa di accesso è in via Isidoro Fuortes, a pochi metri dai “bipiani”, costruzioni in amianto nate dopo il terremoto del 1980; l’altra è in via Attila Sallustro, alle spalle delle nuove palazzine popolari di fronte al rione De Gasperi.
I furti dei cavi e i danni all’intero sistema d’illuminazione hanno impedito l’utilizzo del sottopasso fino alla sua chiusura. Le caditoie e i tombini in ghisa sono stati trafugati così come le barriere dei guard-rail sono letteralmente sparite.
Gli sbarramenti in cemento armato posti davanti ai due ingressi non sono, però, sufficienti a bloccare l’accesso. Scatole di farmaci e siringhe testimoniano la presenza di tossicodipendenti e non lontano dai cumuli di scarti edili, materiali in plastica e pneumatici c’è anche una coperta nella quale sono stati avvolti degli abiti: forse qualcuno la utilizza come sistemazione di fortuna per passarci la notte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino