Portici: minacce per poter sversare nell'isola ecologica, 12 indagati

Portici: minacce per poter sversare nell'isola ecologica, 12 indagati
Un anno di indagini, tra pedinamenti ed intercettazioni ambientali per smascherare un giro di sversamenti di rifiuti abusivi aggravati dall’intimidazione nei confronti di...

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Un anno di indagini, tra pedinamenti ed intercettazioni ambientali per smascherare un giro di sversamenti di rifiuti abusivi aggravati dall’intimidazione nei confronti di dipendenti comunali incaricati di pubblico servizio da parte di pregiudicati.


La Procura della Repubblica di Napoli ha notificato dodici avvisi di chiusura delle indagini ad altrettanti pregiudicati di Portici che avevano messo in piedi un traffico di rifiuti che venivano raccolti, trasportati e conferiti senza il possesso di alcuna autorizzazione.

Nel corso del periodo di osservazione gli uomini del Nucleo Investigativo  Sicurezza Sociale della polizia municipale hanno accertato lo sversamento nell’isola ecologica comunale di tonnellate di rifiuti di ogni genere. Secondo una prassi consolidata, i pregiudicati si dotavano di deleghe di cittadini che chiedevano il conferimento di rifiuti rivelatesi ad un successivo controllo  false. 

In alcuni casi, al rifiuto degli addetti al controllo dell’isola ecologica di accettare i conferimenti illegali, i pregiudicati non esitavano a minacciare esplicitamente gli incaricati del pubblico servizio. Il tutto sotto gli occhi delle telecamere che gli investigatori avevano installato per controllare i movimenti.

Una prima fase delle indagini ha consentito il sequestro dei mezzi impiegati dai soggetti indagati per trasportare i rifiuti. Dei dodici pregiudicati coinvolti nell’inchiesta, cinque annoverano precedenti specifici per reati ambientali. Il danno per le casse del Comune legato al conferimento di questi rifiuti illegale, in particolare ingombranti e materiale edile è quantificabile in svariate migliaia di euro. Ulteriori accertamenti ancora in corso non escludono successivi sviluppi dell’inchiesta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino