Portici, sfida in strada con i coltelli: ferito 18enne, rivale in fuga

Non si arresta l'escalation di violenza a Portici dopo la sparatoria in viale Melina

Militari davanti alla basilica di San Ciro
Lite per strada finisce in accoltellamento: un diciottenne finisce al pronto soccorso, mentre la caccia ai suoi aggressori fino alla tarda serata di ieri non aveva dato frutti....

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Lite per strada finisce in accoltellamento: un diciottenne finisce al pronto soccorso, mentre la caccia ai suoi aggressori fino alla tarda serata di ieri non aveva dato frutti. Non si arresta l'escalation di violenza a Portici, da qualche mese sotto i riflettori per l'allarme sicurezza. A pochi giorni dalla sparatoria in viale Melina, con il ferimento della 43enne Giuseppina Zeno - sorella di un affiliato al clan Vollaro - nella notte tra venerdì e sabato si è consumato l'ennesimo barbaro episodio che poteva trasformarsi in tragedia. Da quanto ricostruito dai carabinieri, era trascorsa da poco la mezzanotte quando il 18enne C.V., in sella al suo scooter insieme a una sua amica, G.V. di 22 anni, percorreva via San Cristoforo, in una zona periferica ma comunque piuttosto densamente popolata: a un certo punto la coppia di centauri è stata raggiunta da altre due persone, a loro volta a bordo di una moto. Per motivi di viabilità - non è ancora chiaro se per un parcheggio conteso o perché lo scooter procedeva troppo lentamente - tra i quattro è esplosa una lite verbale. Urla, parolacce e minacce: tutti sono scesi dai loro mezzi e si sono affrontati con durezza. Fino a quando sono stati tirati fuori i coltelli. Ad avere la peggio è stato il 18enne, ferito all'addome dal centauro sconosciuto che, a quel punto, si è romesso in sella con il suo amico e si è velocemente allontanato.

Ferito e sanguinante, anche C.V. è ripartito, ma lui in direzione del Pronto Soccorso dell'Ospedale del Mare. Giunto qui insieme alla sua amica, il ragazzo è stato medicato con quattro punti di sutura all'addome, con una prognosi di 10 giorni: ha quindi raccontato ai sanitari l'accaduto. Così, mezz'ora dopo la mezzanotte in ospedale sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Poggioreale che hanno sentito i due giovani: il 18enne è stato denunciato per porto abusivo d'armi, poi hanno avviato le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e risalire agli aggressori. I due giovani, inoltre, sono stati invitati a sporgere denuncia per l'episodio.

Sebbene il 18enne sia stato dimesso e sia fuori pericolo, l'episodio fa riflettere sia per la sempre più frequente esplosione di violenza tra giovani per futili motivi, sia per il possesso di armi sempre più diffuso, talvolta - come riferito da diversi giovanissimi - portate addosso «per difesa». Come denunciato nelle scorse settimane sia dal decanato sia da alcuni parlamentari, a Portici la criminalità sembra aver rialzato la cresta. Eppure l'amministrazione comunale alla guida del sindaco Vincenzo Cuomo sembra molto attenta alla sicurezza: negli ultimi 12 mesi le unità operative della polizia municipale sono aumentate di 22 elementi e le telecamere di videosorveglianza in città sono circa cinquanta, come quelle a lettura ottica delle targhe. «Quando accadono questi episodi - dice il sindaco Cuomo - ci si siede ai tavoli per la sicurezza ed ogni Ente deve fare la propria parte. Noi come amministrazione siamo sempre pronti a incrementare controlli e sistemi di contrasto alla violenza, ma non abbiamo visto l'aumento di altre forze dell'ordine che devono occuparsi della pubblica sicurezza, settore di competenza del ministero dell'Interno. Numerose sono le mie segnalazioni alle autorità, al prefetto, ultima una lettera al presidente del consiglio Giorgia Meloni in cui si chiedono più risorse sul territorio. Ma molto spesso noi sindaci siamo lasciati soli».

L'allarme sicurezza a Portici è alto da diversi mesi. A ottobre scorso sono stati esplosi 33 colpi di pistola contro un'abitazione in via Addolorata, casa di Raffaele Vollaro, figlio del capoclan Luigi detto 'o Califfo; nei mesi successivi sono state incendiate diverse auto e sono state esplose bombe carta davanti a negozi. Un'escalation di atti di criminalità fino alla sparatoria al mercato ai danni della Zeno, di cui non si è ancora scoperto il motivo, alla lite con coltelli tra centauri della scorsa notte. 

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Il Mattino