Soppressa da ieri la navetta che trasportava i passeggeri dal Molo Beverello a Calata di Massa. Annunciata qualche giorno fa dal presidente dell'Autorità portuale...
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«Un vero scandalo - hanno denunciato ieri i sindaci di Capri e Anacapri, Gianni De Martino e Franco Cerrotta - il servizio di navetta è fondamentale soprattutto per chi risiede sulle isole. L'area di Calata di Massa oltre a distare oltre un chilometro da quella del Molo Beverello, è sprovvista di un percorso pedonale sicuro, e costringe i passeggeri a camminare lungo le strade utilizzate da tir e autoveicoli merci di grosse dimensioni. Ne discende quindi una gravissima situazione di sicurezza per i pedoni ed è inammissibile che una tale decisione scellerata sia stata presa senza considerare l'enorme disagio che essa avrebbe creato e soprattutto senza neanche avvisare ufficialmente e tempestivamente le Amministrazioni comunali».
De Martino e Cerrotta si dicono pronti a ricorsi al Tar e ogni altra iniziativa utile a ottenere una marcia indietro da parte di Spirito. Il quale però ha le idee molto chiare sulla sua «rivoluzione» e spiega: «L'Autorità pagava un appalto da 400mila euro l'anno per un servizio utilizzato da pochi passeggeri al giorno». Le alternative sono già in campo: «Con l'Anm stiamo lavorando all'istituzione di un percorso interno per un bus di linea che partendo da Molo Beverello arriverà all'Immacolatella, a circa 200 metri di distanza dal terminal attuale, consentendo ai passeggeri di continuare poi il viaggio verso la stazione e l'aeroporto. Contiamo di partire con il servizio da lunedì prossimo. Ovviamente all'interno del porto non si pagherà alcun biglietto mentre un ticket è previsto per la prosecuzione del viaggio. Questo - spiega il presidente dell'Authorithy - in attesa di rendere organico un accordo con l'Alibus che ogni 15 minuti effettuerà lo stesso tipo di collegamento: la mobilità del porto sarà così integrata con quella della città».
Nei prossimi giorni si vedrà se si tratta di risposte adeguate alle necessità delle migliaia di pendolari e turisti che si muovono fra Napoli e le isole. Intanto è durissimo il commento del sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. «Non mi meraviglia la latitanza della Regione anche su questo nodo», afferma Ferrandino: «Si pretende forse che passeggeri e turisti facciano la spola a piedi fra i due porti o si sobbarchino le spese del taxi? Se questa è la linea, saremo noi a mettere in discussione il piano di delocalizzazione approvato nel 2006 e chiederemo quindi il ritorno delle navi al Beverello».
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Il Mattino