Poste Italiane, a Napoli le cassette rosse tradizionali diventano smart

Poste Italiane, a Napoli le cassette rosse tradizionali diventano smart
Ormai non si usa più scrivere messaggi sulla carta, impacchettando con attenzione il foglio nella busta e spedendola. I tempi degli amici di penna oggi sembrano...

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Ormai non si usa più scrivere messaggi sulla carta, impacchettando con attenzione il foglio nella busta e spedendola. I tempi degli amici di penna oggi sembrano così lontani ma, in realtà, la corrispondenza esclusivamente cartacea non fa parte di un passato così remoto e ancora oggi assolve la sua funzione, seppur mutata sotto diversi aspetti.

Eppure, Poste Italiane a Napoli ha pensato una ad una rivoluzione digitale per le storiche cassette d’impostazione dal colore rosso vivo, che dal 1961 punteggiano le città e i paesi d’Italia e costituiscono uno dei simboli di Poste Italiane, riconoscibile da tutti.  

In mattinata, nell’atrio dello storico palazzo di Poste Italiane in piazza Matteotti, sono state presentate le prime cassette postali “smart” della città, che sotto la tradizionale livrea battezzata sessant’anni fa nascondono un “cuore” tecnologico. 

«Abbiamo pensato di sviluppare o meglio modificare le cassette che un tempo erano dotate di un asset statico - ha spiegato, Carlo Gargiulo, responsabile qualità di Poste Italiane - Oggi ci troveremo difronte a due tipi di cassette, uno che non ha uno schermo, ma che ha dei sensori interni, che ci riportano la temperatura, l’umidità, l'inquinamento atmosferico, e non solo, ma c’è un altro sensore, che mi dice se all’interno è stata introdotta corrispondenza o meno».

Il cluster di tipo digitale ma senza video, Poste Italiane lo sta posizionando in tutte le zone rurali, a basso traffico. Le informazioni rilevate, dopodiché, vengono inserite all’interno di un database aziendale. Permettendo al portalettere di ritirare le corrispondenze solo nelle cassette complete, evitando quindi traffico e di conseguenza inquinamento ambientale.

«Questa nuova evoluzione è importante perché ci permette di sapere da remoto se all’interno delle cassette ci sono corrispondenze. Permettendo una ridotta presenza di furgoni sul territorio, chiamati a fare la raccolta, perché la si potrà pilotare laddove ci sono esigenze maggiori», ha aggiunto Gennaro Di Domenico, responsabile produzione di Poste Italiane

Attualmente, al Sud, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia, ci sono 5.600 cassette, con questo sviluppo, soprattutto nelle zone rurali, gli utenti di Poste Italiane possono sapere prima di effettuare il giro sa se all'interno c'è o non corrispondenza.

«Per le zone ad alto traffico, nelle cassette, abbiamo inserito anche lo schermo, trasmettendo le informazioni direttamente alla cittadinanza - ha sottolineato Gargiulo - Quindi temperatura, l’umidità e i livelli di inquinamento (diossidi di azoto e particolati) dell’aria. I dati vengono visualizzati e aggiornati periodicamente sul display e-ink a bassissimo consumo di energia (la batteria integrata nella cassetta dura un anno), resistente alle intemperie e protetto da un vetro blindato. Inoltre, ricordiamo quali sono i nostri servizi e quindi cosa offre Poste Italiane».

Le vecchie cassette rosse, oggi hanno una funzionalità come vere e proprie centraline di rilevamento. Infatti, i dati rilevati vengono messe anche a disposizione dell’amministrazione comunale.

A Napoli ne sono state installate 13 in diverse zone della città: oltre quella che è stata presentata oggi in piazza Giacomo Matteotti numero 2, nell’atrio dell’edificio centrale di Poste, in via Giorgio Arcoleo 48/A, via Giordano Bruno 199, via Giulio Cesare 99, via Diocleziano 228, via Domenico Cimarosa 27/A, corso Europa 74, piazza degli Artisti 27, via San Carlo 13, piazza Giuseppe Mazzini 1, via Abate Minichini 1/E, via Arena della Sanità 29, corso Meridionale 20.

In linea con la sua missione sociale, Poste Italiane proseguono parallelamente con l’attività di sostituzione e manutenzione delle cassette postali per riqualificare lo spazio urbano e l’installazione di cassette di ultima generazione anche nei Piccoli Comuni. 

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Il Mattino