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Pezzi di cocciopesto, rovinati al suolo. È la triste istantanea del recente crollo dovuto all'incuria e al maltempo, che ha interessato i resti dell' acquedotto romano in via Adriano Olivetti, a Pozzuoli.
Il monumento archeologico «fronte strada», purtroppo non gode di buona salute e necessiterebbe di un intervento di consolidamento e protezione che stenta ad arrivare.
Venuto alla luce negli anni '90, durante la realizzazione di un sottopasso stradale, i resti dell'acquedotto romano, caratterizzati da due spechi affiancati, per la particolare pendenza, è stato associato all'Acquedotto Augusteo del Serino - mirabile opera d'ingegneria idraulica costruito fra il 33 ed il 12 a.C. per risolvere il problema dell'approvvigionamento idrico del porto di Puteoli e della flotta stanziata a Miseno, o una sua derivazione che avrebbe servito una villa in zona che la tradizione attribuisce a Cicerone, e in epoca medievale, il villaggio di Tripergole, poi distrutto dalla nascita del Montenuovo, nel 1538.
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