Comdata, Daniele: «In Regione presto la vertenza sul tavolo»

Comdata, Daniele: «In Regione presto la vertenza sul tavolo»
“La commissione lavoro del consiglio regionale della Campania ha ascoltato sindacati e lavoratori di Comdata Pozzuoli ed ha raggiunto un importante risultato, infatti, la...

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“La commissione lavoro del consiglio regionale della Campania ha ascoltato sindacati e lavoratori di Comdata Pozzuoli ed ha raggiunto un importante risultato, infatti, la mozione presentata da me e dalla collega Ciaramella, è stata sottoscritta da tutti i gruppi che l’hanno fatta propria in vista del prossimo consiglio regionale. Inoltre, l’assessore al lavoro si è impegnata ad istituire il tavolo sulle telecomunicazioni, così come richiesto da più parti”. A dichiararlo il Consigliere Regionale Gianluca Daniele che prosegue: “Il tema affrontato, ovvero il licenziamento dei 59 lavoratori di Comdata Pozzuoli, rappresenta per la Campania e per il Mezzogiorno l’ennesimo dramma del lavoro. Di fronte ad un’azienda in piena salute e con ben 7000 lavoratori dislocati su tutto il territorio nazionale, non possiamo permettere che 59 persone vengano licenziate e perdano il lavoro. Non solo, - prosegue Daniele - credo che il lavoro della politica locale debba essere quello di sollecitare il governo nazionale, affinché fortifichi il ruolo del Mezzogiorno che ai tavoli nazionali rischia di essere messo da parte rispetto alle regioni settentrionali, con una mirata dislocazione del lavoro e delle commesse. Non possiamo permettere che aziende che hanno beneficiato negli anni di aiuti pubblici licenzino senza colpo ferire. Di fatto, al momento, non è stato palesato alcuno stato formale di crisi, nessuna vertenza è stata aperta e l’azienda, oggi convocata in audizione in Consiglio Regionale, con i sindacati, non si è presentata. Ciò che dobbiamo tener ben presente – conclude il consigliere - è l’importanza del settore delle telecomunicazioni per la nostra regione e per tutto il Mezzogiorno, negli ultimi 20 anni, infatti, i call center hanno sopperito ad una gravissima carenza, dando posti di lavoro anche a chi, con una laurea in tasca, non è stato in grado di trovare un lavoro maggiormente qualificato a casa propria”.
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Il Mattino