POZZUOLI - «Hanno curato mio marito per oltre un mese pensando che avesse la sciatica e solo dopo si sono accorti che aveva una grave infezione da streptococco che l'ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il 13 agosto scorso De Rosa, che secondo i parenti non soffriva di alcun problema particolare di salute, comincia ad avvertire forti dolori alla schiena e alle gambe. Il medico di base gli consiglia dei medicinali, che però non gli danno sollievo e il giorno dopo, accompagnato dalla moglie, si reca al pronto soccorso dell'ospedale San Giuliano di Giugliano. Qui lo sottopongono ad un'ecografia addominale, poi lo dimettono prescrivendo una cura per la sciatica. Le cose, però, peggiorano. Il 17 agosto De Rosa chiama l'ambulanza ma i sanitari intervenuti si sarebbero limitanti a praticargli delle iniezioni antidolorifiche per il nervo sciatico. «Stava malissimo e ha chiesto più volte di essere ricoverato dice la moglie, attraverso i consulenti della «Studio 3A» - ma le sue richieste sono rimaste inascoltate». De Rosa torna a casa. L'odissea continua, senza che nessuno riesca a chiarire la causa dei dolori. Inutile anche l'ennesimo accesso, il 19 agosto, al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove avrebbero confermato la diagnosi di sciatica, rimandando a casa il 48enne, che ormai non riusciva più a camminare e aveva le gambe gonfie. Così come cade nel vuoto, il giorno dopo, l'ennesima telefonata alla guardia medica. Il 21 agosto, ormai in preda a dolori in tutto il corpo e con urine di colore rosso, l'operaio ritorna in ambulanza a Pozzuoli e viene ricoverato in Rianimazione: i medici, questa volta, ipotizzano una grave forma di infezione, probabilmente da streptococco. Il 48enne muore dopo 17 giorni in terapia intensiva.
Si attendono gli esiti dell'autopsia, eseguita dal medico legale Alfonso Maiellaro, dall'anatomopatologo Oscar Nappi e dall'internista Alberto Ruggiero, nominati dalla procura. «Avvieremo le necessarie verifiche replica l'Asl Napoli 2 Nord - il paziente è stato visitato da professionisti di diverse strutture, anche avvalendosi di esami strumentali. L'Asl Na2 Nord è vicina al dolore dei parenti e porterà avanti tutte le azioni utili ad accertare i fatti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino