Pozzuoli, pulizia «fai da te» rovina una fontana del I sec.d.C.

Pozzuoli, pulizia "fai da te" rovina fontana del I secolo d.C.
Da generazioni disseta i frequentatori del parco e spesso, purtroppo, reca i segni dei tempi, in particolare gli imbratti moderni realizzati con la vernice spray che la...

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Da generazioni disseta i frequentatori del parco e spesso, purtroppo, reca i segni dei tempi, in particolare gli imbratti moderni realizzati con la vernice spray che la rovinano e la  deturpano. È la fontana mascherone di villa Avellino, un reperto archeologico di pregio ubicata alla confluenza dei viali principali del polmone verde puteolano. E proprio per ovviare a questo scempio che qualcuno ha deciso recentemente di ripulirla, animato da buona volontà ma non dall’esperienza e dalla tecnica che questi reperti richiedono.

 
Così l’intervento di ripristino effettuato senza prodotti specifici ha lasciato tracce di sali e cristalli ovunque, deturpando di fatto la fontana storica. I segni evidenti del restauro “fai da te”,  infatti, ha fatto storcere il naso a più di un frequentatore del parco e in particolare al team dei volontari di Archeoflegrei.it che recati sul posto hanno verificato i danni pubblicando le foto sulla pagina Facebook dedicata.


Il danno causato della pulitura   fai da te  effettuata da soggetti ignoti è stato ben peggiore di una scritta realizzata con lo spray -  sottolinea Barbara Dell’Isola, studentessa in restaturo dei materiali lapidei presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, già collaboratrice del portale Archeoflegeri.it  -   la superficie del reperto archeologico in marmo, già compromessa dagli schizzi costanti di acqua ed esposta tutto l'anno agli agenti meteorologici è stata irrimediabilmente rovinata a causa dell'impiego di prodotti e modalità errate di pulitura: il marmo è molto delicato ed il contatto con acidi rovina irrimediabilmente la superficie trasformandola in sali solubili (come è visibile nel dettaglio), che vengono portati via, provocando corrosione e perdita di materiale, e, di conseguenza, la scomparsa dei dettagli dell'opera. Ricordiamo che sono necessari professionisti che operino con le dovute autorizzazioni della Soprintendenza e del Comune, cosa che sicuramente non è stata mai fatta su questo reperto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino