Pozzuoli, riemergono grazie al satellite, le strutture portuali abbattute dai tedeschi.

Dopo l’Armstizio dell’8 Settembre 1943, Pozzuoli fu spesso colpita da bombardamenti aerei tedeschi

Pozzuoli, riemergono grazie al satellite, le strutture portuali abbattute dai tedeschi.
Spesso le testimonianze del passato, riemergono grazie alle nuove tecnologie. È il caso di alcuni reperti di archeologia...

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Spesso le testimonianze del passato, riemergono grazie alle nuove tecnologie.

È il caso di alcuni reperti di archeologia industriale, individuati nelle acque del porto di Pozzuoli, grazie all'occhio attento del satellite.

Le recenti rilevazioni satellitari di Google Earth, infatti, mostrano diverse strutture sommerse, abbattute durante la seconda guerra mondiale, che hanno catturato l'attenzione di alcuni studiosi locali.

Vincenzo Casillo, amministratore tra i fondatori della pagina Facebook Archeoflegrei, hub culturale dedicato allo studio e alla valorizzazione dall’archeologia flegrea, a tal proposito, ha riportato l'attento studio di Vincenzo Gaudino:

«Dopo l’Armstizio dell’8 Settembre 1943, Pozzuoli fu spesso colpita da bombardamenti aerei tedeschi che puntavano principalmente a distruggere le infrastrutture portuali.

Questo tratto di costa di Pozzuoli è anche piuttosto infido per la presenza di bombe inesplose dei bombardamenti angloamericani e per quelle da mortaio buttate in acqua dai tedeschi durante la ritirata.

Negli anni passati, anche recenti, ne sono state trovate alcune nei pressi della riva e sulla spiaggia. I tedeschi abbatterono anche le due gru metalliche Armstrong, testimonianze di archeologia industriale come quelle dell'Arsenale di Venezia, tutt’ora giacenti insieme alle basi cubiche di cemento a pochi metri di profondità e di distanza dal lato nord-ovest del pontile Armstrong ora Maglietta». 

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Il Mattino