Pozzuoli. Sos terrorismo, il porto turistico super-sorvegliato

Pozzuoli. Sos terrorismo, il porto turistico super-sorvegliato
Pozzuoli. Scatta l'allerta terrorismo con l'innalzamento del livello di attenzione anche nel porto di Pozzuoli e nelle aree in concessione ai privati, destinate al...

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Pozzuoli. Scatta l'allerta terrorismo con l'innalzamento del livello di attenzione anche nel porto di Pozzuoli e nelle aree in concessione ai privati, destinate al diportismo nautico. C'è da fronteggiare, innanzitutto, il rischio che attraverso le imbarcazioni a vela e i natanti da diporto si possano infiltrare sul territorio napoletano cellule del jihadismo internazionale o, comunque, possano transitare per i pontili monitorati dai privati armi e altro materiale pericoloso.


Il rischio c'è, come indicato un anno fa da alcuni parlamentari e da una serie di associazioni come la «Casa della legalità» in audizione in Commissione parlamentare antimafia e come rilanciato anche in queste ultime settimane dall'intelligence dopo gli attentati di Parigi. È noto, infatti, che già a partire dagli anni Settanta i terroristi «rossi» e «neri» hanno utilizzato le rotte delle barche a vela per far entrare tranquillamente in Italia armi e bombe, usate poi per quella lunga serie di stragi che hanno sconvolto il Paese. Ora il pericolo ritorna e i controlli vengono potenziati anche negli attracchi turistici gestiti a Pozzuoli da Sud Cantieri, Cantieri Maglietta e dagli altri concessionari privati. Gli ormeggiatori privati si sono dotati di nuovi sistemi autonomi di videosorveglianza e di vigilantes privati: chiunque attracca lungo via Fasano viene «schedato».

I dati sulle imbarcazioni e sull'equipaggio, soprattutto quando si tratta di natanti battenti bandiera straniera, devono poi essere inviati in tempo reale alle forze dell'ordine che controlla il data-base dell'Interpol per verificare che non si tratti di soggetti con «alias» o ricercati in campo europeo. Una norma che esiste da tempo, ma che finora non veniva applicata in modo rigido. Ora da Pozzuoli parte un giro di vite per i controlli antiterrorismo.

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Il Mattino