NAPOLI - «Racconteremo le storie di giornalisti che vivono in alcuni paesi dove la censura è totale». Così Désirée Klain, ideatrice...
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Non a caso il festival si svolgerà al Pan, luogo che custodisce la Mehari di Giancarlo Siani, simbolo dell’iniziativa che dal 2015 dà voce ai giornalisti perseguitati nei loro paesi. Prologo della manifestazione, la quarta edizione del Premio Pimentel Fonseca. Durante la cerimonia, che avrà luogo martedì 18 settembre alle ore 18 nella Sala di Stefano, sarà premiata una giornalista o attivista impegnata nella difesa dei diritti civili. Il Premio è dedicato alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota napoletana e fondatrice del giornale “Monitore Napoletano”, che trovò la morte nei moti rivoluzionari napoletani il 20 agosto del 1799.
«Novità di quest'anno è il gemellaggio col premio Morrione e l'evento con Beppe Fiorello che si è sempre battuto per dare voce a storie dimenticate attraverso le sue fiction» sottolinea Désirée Klain. «E' importante che un tale momento di riflessione sul giornalismo di inchiesta parta da Napoli. La libertà di stampa purtroppo non è un valore scontato» aggiunge Claudio Silvestri, segretario Sindacato giornalisti unitari Campania. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino