Preso 60enne napoletano, ripuliva le case dei terremotati

Preso 60enne napoletano, ripuliva le case dei terremotati
La Squadra Mobile di L'Aquila, in collaborazione con il Commissariato di Avezzano (L'Aquila), ha sequestrato nell'auto di un un sessantenne residente a Napoli bloccata...

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La Squadra Mobile di L'Aquila, in collaborazione con il Commissariato di Avezzano (L'Aquila), ha sequestrato nell'auto di un un sessantenne residente a Napoli bloccata nella serata di ieri nell'area di servizio dell'autostrada alle porte dell'Aquila, circa 120 monili d'oro, tra cui catenine, orologi, spille, anelli, fedi nuziali per un totale di circa un chilogrammo di oggetti preziosi provento di furti in abitazione messi a segno nel capoluogo e nella Marsica. L'uomo, ritenuto «scassinatore seriale di appartamenti», è stato denunciato per furto e ricettazione e nei prossimi giorni d'intesa con il sostituto procuratore della Procura di L'Aquila Fabio Picuti si provvederà a svolgere i necessari accertamenti per risalire all'identità delle vittime e riconsegnare i preziosi.


I furti in appartamento, benché nella norma come statistica, sono percepiti come una vera e propria piaga dai cittadini in particolare dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. Al fermo del 60enne e alla scoperta e al sequestro della refurtiva si è giunti dopo un pedinamento durato in pratica per l'intera giornata di ieri quando la polizia ha seguito l'uomo, avvistato all'Aquila di ritorno da Teramo, andato ad Avezzano per poi tornare nel capoluogo. La refurtiva era sistemata all'interno di una monovolume di fabbricazione giapponese, modificata per poter nascondere i preziosi nel vano utilizzato per ospitare l'airbag. Inoltre nel portabagagli è stata sequestrata una smerigliatrice angolare idonea a tagliare oggetti in pietra, metalli e legno, quali possono essere porte d'ingresso e pareti di abitazioni. Sequestrata una serie di attrezzi da scasso.


Le indagini della Squadra Mobile e del Commissariato di Avezzano hanno avuto un'accelerazione nel momento in cui, da una comparazione di elementi forniti dalle vittime di furti avvenuti nel capoluogo e nella Marsica, è emerso che nei giorni precedenti gli episodi delittuosi, fosse stata notata dai residenti gli appartamenti visitati dai ladri, una macchina, descritta «tipo Suv» di colore chiaro. Già dalle prime ore della mattina di ieri gli investigatori della Squadra Mobile di L'Aquila e del Commissariato di Avezzano, hanno presidiato i caselli autostradali del capoluogo e della Marsica, alla ricerca di un mezzo con le caratteristiche segnalata dalle vittime dei furti fatti. Nella tarda serata la macchina è stata fermata e condotta presso la Questura di L'Aquila. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino