Il nodo Bassolino che ha messo in crisi il Nazareno, per gli elettori Pd della città di Napoli non è un nodo e non produce alcun tipo di crisi: lo hanno spiegato, con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E c’è di più, il documento offre anche un’altra analisi sulle aspettative degli elettori: vogliono un candidato sindaco proveniente dal mondo della politica, bocciano l’ipotesi di candidati della cosiddetta «società civile». I sondaggi, però, vanno letti fino in fondo, analizzati con attenzione, per scoprire quali sono i reali sentimenti degli intervistati; perciò è meglio ripartire dall’inizio e scoprire cos’è nascosto nelle pieghe del documento.
La Ipr ha realizzato il sondaggio per la trasmissione «Pixel» di Tv Luna: il campione indagato è stato scelto esclusivamente tra gli elettori del Partito Democratico, scartando sia quelli di centro destra che coloro che esprimono le loro preferenze per altri partiti della coalizione di centro sinistra; in tutto si sono espresse ottocento persone che hanno contribuito a chiarire qual è l’idea della base del Pd sulla questione Bassolino e sulla vicenda-primarie in generale. Il valore più alto dell’intero sondaggio, ovvero un rotondo 85%, è giunto alla prima domanda, quella sull’importanza di svolgere le primarie per scegliere il candidato sindaco del partito.
Solo una piccola porzione di elettori Pd, ovvero il 10%, avrebbe preferito un nome calato dall’alto, anzi deciso direttamente dal segretario-Premier Renzi. Appena il 4% preferirebbe che il nome fosse imposto direttamente dalla dirigenza cittadina del partito: per tutti gli altri le primarie sono determinanti. Anche sulla questione della possibile incandidabilità di chi è già stato sulla poltrona di primo cittadino, i napoletani interpellati da Ipr hanno mostrato idee chiare: solo il 20% degli intervistati ritiene valida la norma, ancora allo studio, sulla possibile incandidabilità.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino