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Va in archivio il processo sull'area Pip di Marano con l'assoluzione da tutti i capi d'accusa per Raffaele Cesaro e con l'assoluzione, per il concorso esterno in associazione mafiosa, per il fratello Aniello (entrambi nella foto).
I due imprenditori sono a capo dell'azienda che si era aggiudicato il bando di gara per la realizzazione dei capannoni industriali. Aniello Cesaro è stato condannato ad anni sei per altre tipologie di reato non connesse ad attività di carattere mafioso. Il collegio presieduto dal giudice Francesco Chiaromonte, in forza al tribunale Napoli nord, ha invece condannato l'imprenditore maranese Antonio Di Guida e il tecnico Oliviero Giannella, rispettivamente ad anni 7 di reclusione e anni 10. Assolti, infine, Salvatore Polverino e Antonio Visconti. I Cesaro erano difesi dagli avvocati Maiello, Trofino e Sanseverino.
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