Procida premia la sua gioventù studiosa

Procida premia la sua gioventù studiosa
Procida premia la sua gioventù studiosa. Nell’aula del Consiglio Comunale, alla presenza delle autorità civili e militari, sono stati premiati i migliori...

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Procida premia la sua gioventù studiosa. Nell’aula del Consiglio Comunale, alla presenza delle autorità civili e militari, sono stati premiati i migliori diplomati dell’anno scolastico scorso. Una festa che si rinnova da anni con l’attribuzione di borse di studio conferite agli allievi più meritevoli dell’istituto superiore “F. Caracciolo” – “G. da Procida”, diretto dalla prof. Maria Saletta Longobardo. Ai premi “storici”, quelli cioè intitolati ai “Fratelli Cosulich” (la compagnia di navigazione che imbarca sulle proprie navi centinaia di procidani), a “Giuseppe Imbò (il vulcanologo procidano, direttore dell’Osservatorio Vesuviano che, novello Plinio visse e descrisse da vicino l’ultima eruzione del Vesuvio nel 1944), a “Vittorio Parascandola”, studioso e uomo politico isolano, autore di “Vefio”,  un folk glossario del dialetto procidano, quest’anno si è aggiunto il Premio “Pietro Cibelli”, in memoria del primo macchinista procidano perito nel naufragio della “Marina d’Equa, nel golfo di Biscaglia, il 29 dicembre 1981.  Le borse di studio sono andate ai diplomati degli indizizzi Nautici (Capitani e Macchinisti) e di quelli del Liceo Scientifico e Linguistico.

Ha concorso e supportato la manifestazione il “Marina di Procida” , la società che gestisce il porto turistico di Marina Grande che, come ha affermato il presidente Eugenio Michelino, “ha la mission di concorrere non solo allo sviluppo socio economico dell’isola, ma anche di quello culturale, valorizzando la sua storia e le sue energie intellettuali. La manifestazione è stata arricchita da una lodevole riflessione culturale, incentrata sul progetto Erasmus che concorre alla formazione di un’Europa sempre più unita e senza frontiere. Sono intervenuti, tra gli altri, il dott. Rocco Gervaso, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania e la dottoressa Daniela Ermini, responsabile nazionale dell’Istituto Nazionale della Documentazione e Innovazione della Ricerca Innovativa di Firenze.
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Il Mattino