Professioni sanitarie, vertice con De Luca su carenze di personale e dirigenza

Si discute dei concorsi fermi da anni da velocizzare

Vincenzo De Luca e Franco Ascolese
La sicurezza degli operatori sanitari con il progetto pilota messo in campo con l’azienda Cardarelli per l’impiego e la valorizzazione di Assistenti sanitari ed...

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La sicurezza degli operatori sanitari con il progetto pilota messo in campo con l’azienda Cardarelli per l’impiego e la valorizzazione di Assistenti sanitari ed Educatori sanitari). Assunzioni di personale dei 18 profili che servono per colmare le falle prodotte nelle piante organiche di Asl, ospedali e aziende universitarie, dopo 10 anni di Piano di rientro. Reclutamenti di professionisti sanitari per garantire la sostenibilità dei Corsi di laurea ai fini della formazione, ricerca e assistenza nell’ambito dei corsi universitari attivi. E poi: concorsi fermi da anni da velocizzare per assicurare la dirigenza delle professioni sanitarie nelle 4 aree disciplinari previste da norme e leggi sia nazionali che regionali. 

Sono i punti su cui si è svolto stamani, a palazzo Santa Lucia, un ampio e fattivo confronto tra il presidente della Regione Vincenzo De Luca e Franco Ascolese, presidente dell’Ordine interprovinciale di Napoli delle 18 professioni sanitarie dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e prevenzione (Tsrm – Pstrp).

«Un incontro cordiale, programmato da tempo e condotto a tutto campo sul governo della Salute partendo dalle necessità e urgenze di un Ordine come il nostro che conta circa 12 mila iscritti - avverte quest’ultimo - un confronto mirato sugli strumenti e le azioni da mettere a terra per garantire una maggiore qualità dell’assistenza nell’alveo della sanità pubblica campana soprattutto negli asset più prossimi alla popolazione anziana e fragile». 

Si è parlato di assistenza domiciliare, ambulatoriale, nei distretti, nelle strutture accreditate e in quelle che saranno Case e ospedali di Comunità – commenta Ascolese, nell’occasione accompagnato dal segretario dell’Ordine Ciro Signoriello: «Siamo consapevoli  - aggiunge – che la carenza di personale è uno dei nervi scoperti della Sanità regionale e che, come ricordato dal Governatore, è impensabile sottostare a tetti di spesa, limiti e paletti alle assunzioni (in Campania vige ancora il limite della dotazione del 2004 meno l’1,4%), dopo 10 anni di pareggio di bilancio mentre altre regioni del nord hanno il doppio del personale della Campania per mille abitanti».  

Il presidente De Luca si è ripromesso di valutare il reale fabbisogno occupazionale e di dare spazio alle nostre professioni con una serie di controlli e ricognizioni sulle dotazioni di personale sanitario attualmente impiegato delle aziende sanitarie per dare eventualmente un’indicazione ai manager, al fine di riequilibrare le carenze. «Abbiamo segnalato al governatore – conclude Ascolese – la necessità che i direttori generali accelerino su concorsi già in itinere per la dirigenza secondo le norme regionali e nazionali che prevedono, le quattro aree (Infermieristica-Ostetrica, Tecnico sanitaria, della Riabilitazione e della Prevenzione) come previste dal legislatore per garantire una più efficiente gestione delle attività di cura e del personale contro il modello della dirigenza unica per tutte le professioni che alcuni manager hanno sposato. Anche su questo il governatore si è mostrato molto attento e disponibile ad approfondire la questione nelle singole aziende.«Siamo soddisfatti dell’incontro che ci ha permesso di mettere sul tappeto questioni cruciali nel preminente interesse dei cittadini e confidiamo nello snodo cruciale che vede nel superamento della fase di fuoriuscita dal Piano di rientro, il presupposto per garantire in Campania una migliore e adeguata offerta di cure di prossimità a cui peraltro punta tutto l’impianto degli investimenti previsti dal Pnrr».

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Il Mattino