«Il fondo della piscina è pronto, lucido e ristrutturato. Ora per riempirlo ci vorranno 3.500 metri cubi d'acqua, l'equivalente di 200 container, e per...
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La storica piscina partenopea costruita per i Giochi del Mediterraneo del 1963 è stata completamente ristrutturata ed è pronta. «Nella parte alta - spiega Capizzi - si vedono le cannule di condizionamento che garantiranno la temperatura ideale dell'impianto per gli atleti e gli spettatori sia d'estate durante le Universiadi, anche d'inverno». L'impianto è di ultima generazione e prevede uno scambio tra aria umida e secca attraverso un processo di osmosi che garantisce il condizionamento del grande impianto.
Pronti anche gli spogliatoi, completamente rinnovati, e l'impianto di illuminazione. Ancora al lavoro, durante la visita di oggi della delegazione dei giornalisti sportivi dell'Ussi, gli operai nell'area esterna dove è stata realizzata la piscina olimpionica per il riscaldamento ed è ora in corso il montaggio della struttura di ccopertura in legno che lascerà a Napoli un secondo impianto per gli ssport d'acqua dopo le Universiadi. La pioggia di maggio, spiegano gli addetti, «ha rallentato i lavori ma la consegna della piscina pronta per il 20 giugno è garantita». La nuova vita della Scandone garantirà eventi di altissimo livello anche dopo le Universiadi: la piscina napoletana è già stata designata come seconda tappa dell'International Swimming League, una sorta di Champions League del nuoto, che arriverà Napoli il 12 e 13 ottobre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino