L'assedio M5S a palazzo Santa Lucia: «Vogliamo le dimissioni dei De Luca»

L'assedio M5S a palazzo Santa Lucia: «Vogliamo le dimissioni dei De Luca»
«Chiediamo con forza le dimissioni non soltanto del figlio del governatore, Roberto, ma anche di Vincenzo de Luca, principale responsabile di quello che sta...

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«Chiediamo con forza le dimissioni non soltanto del figlio del governatore, Roberto, ma anche di Vincenzo de Luca, principale responsabile di quello che sta emergendo». Così Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, ha aperto il sit-in di protesta sotto il palazzo della Regione di via Santa Lucia. Numerosi militanti del partito e candidati si sono presentati muniti di bandiere e megafoni al grido «dimissioni». Smartphone e tablet alla mano hanno messo play all'inchiesta di Fanpage sullo smaltimento dei rifiuti in Campania in direzione finestra di De Luca. Una protesta fatta a gran voce per chiedere spiegazioni su quanto accaduto. «La famiglia De Luca è patriarcale, il figlio senza il padre non si muove - ha detto Roberto Fico, intervenuto alla protesta - se c'era un sistema di tangenti corruttivo sono certo che il padre ne sia stato ben informato anche perchè è lui che gestisce gli assessorati e chi controlla la Sma».


La protesta si svolge in contemporanea anche a Salerno dove i cinquestelle hanno svolto lo stesso flash mob davanti al Municipio mostrando il video di Fanpage, questa volta in direzione sindaco e Roberto De Luca. «Vogliamo che le dimissioni annunciate dall'assessore De Luca non siano soltanto una sceneggiata per allontanare l'attenzione - ha continuato Valeria Ciarambino - Questa mattina nelle mail di tutti i consiglieri regionali abbiamo trasmesso una mozione di sfiducia a Vincenzo De Luca. Non si può consentire a questo presidente di liquidare tutto con una battuta, eludendo domande fondamentali. Perchè suo figlio, assessore al bilancio del Comune di Salerno, trattava per conto della Regione lo smaltimento di lotti di ecoballe con un ex camorrista camuffato da imprenditore? Ancora, perchè i vertici della Sma Campania, nominati direttamente dal Presidente, deputati allo smaltimento di fanghi di depurazione, rifiuti tossici e speciali, trattano con un ex camorrista? Questa inchiesta riguarda tutto il sistema politico della Campania. Gli unici che non c'entrano niente siamo noi del Movimento 5 Stelle».
 
I cinquestelle attaccano De Luca senior, nemmeno indagato nella vicenda, invocando la sua responsabilità «politica», non «giudiziaria». Per quella i cinquestelle si dicono fiduciosi nel lavoro della magistratura e attendono l'esito delle indagini. «Dobbiamo smettere di pensare che sia soltanto la magistratura a dover fare pulizia all'interno della politica. I due dirigenti di Sma indagati sono stati nominati da De Luca che non ha detto una parola», dicono. A chi chiede alla Ciarambino come mai il suo partito non abbia svolto funzione di controllo su queste nomine che giudica scorrette risponde: «Abbiamo fatto degli esposti contro la Sma per la questione delle proroghe e dei mancati bandi di gara. Non abbiamo gli strumenti inquirenti che può avere la magistratura o il giornalismo di inchiesta». 

Un sistema «privo di controllo», «facilmente cedibile a sistemi mafiosi» è al centro della denuncia dei 5 Stelle che ribadiscono: «Com'è possibile che una partecipata della Regione Campania sia in mano a Luciano Passariello, consigliere dell'opposizione che attraverso intermediari tratta con la camorra? Un personaggio che rischiamo di trovarci in parlamento». Ai megafoni i dirigenti del movimento denunciano la loro opposizione alla commissione di inchiesta sulle partecipate, una commissione che proprio Passariello era stato deputato a controllare. «Forse lo hanno fatto perchè non avrebbe dovuto controllare ma insabbiare? - dice la Ciarambino - Questa volta chi non firma la nostra mozione di sfiducia è colluso con il sistema».  


Altra questione che brucia ai 5 Stelle sono i media. «Possibile che questa vicenda che coinvolge i De Luca sia relegata solo ai titoli di coda dei TG e alle pagine locali dei giornali e la faccenda delle restituzione delle donazioni è da giorni in apertura?», ha detto Fico che attacca il TG 1. «Attuano due pesi e due misure - continua - Srta rubricando la notizia alla cronaca. Se il Movimento 5 Stelle avesse avuto questo tipo di problemi si sarebbero occupati soltanto di questo per 40 minuti. Si devono vergognare». 

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Il Mattino