Choc alla visita per la pensione: psichiatra minacciata con la pistola

Choc alla visita per la pensione: psichiatra minacciata con la pistola
Nella stessa giornata in cui è stata accoltellata Franca Di Blasio, la docente di Montesarchio che insegna al Majorana di Santa Maria a Vico, una dottoressa sannita...

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Nella stessa giornata in cui è stata accoltellata Franca Di Blasio, la docente di Montesarchio che insegna al Majorana di Santa Maria a Vico, una dottoressa sannita è stata minacciata da un uomo armato di pistola a Napoli. Antonietta Rapuano, residente a San Salvatore Telesino, di professione psichiatra, membro della Commissione medica di verifica di Napoli, infatti, è stata vittima dell'aggressione nella sede dell'isola F8 del Centro Direzionale, dove si trovava per svolgere il suo lavoro. «Sono sotto choc racconta e ci vorrà molto tempo per dimenticare. È stata un'esperienza terribile, perché ho temuto che l'uomo, che ha estratto per tre volte la pistola dal borsello, potesse sparare. È accaduto tutto nella sala in cui si doveva riunire la commissione. Ero lì con un collega che parlava a telefono di fronte alla finestra e che non si è accorto di nulla, perché l'uomo, entrato nella stanza all'improvviso, mi ha puntato la pistola allo stomaco e, a voce bassa, ma con determinazione, mi ha intimato di esprimere un giudizio favorevole alla richiesta di pensionamento da lui avanzata, altrimenti sarebbe venuto a cercarmi a casa. Non ho urlato, per non innervosire il mio aggressore e forse il mio comportamento ha evitato la tragedia».

Un comportamento inspiegabile, quello dell'uomo, un dipendente comunale, già esaminato dalla Commissione a dicembre, perché aveva fatto domanda di prepensionamento a causa di una serie di patologie che necessitavano anche della consulenza psichiatrica. «Io continua Rapuano avevo esaminato il paziente in precedenza e avevo espresso il mio parere ma la decisione finale non è di mia competenza. Quanto è accaduto non influirà sulle decisioni della commissione. Lavoro in psichiatria da circa 27 anni a Benevento, ma non ho mai vissuto un'esperienza così terribile».
 

Subito dopo l'aggressione l'uomo è riuscito a dileguarsi anche se l'allarme è scattato dopo pochi minuti perché la dottoressa, con il collega, si è recata al posto di polizia di fronte alla sede. E infatti, nella stessa giornata è stato fermato sotto casa, ancora in possesso dell'arma. Sulla vicenda è intervenuto il presidente dell'Ordine dei Medici e dei Chirurghi di Benevento, Giovanni Ianniello, che stigmatizza «quest'ultimo, ma non isolato atto di violenza nei confronti dei medici, soprattutto se donne, e annuncia che il Coordinamento degli Ordini Campani è disponibile a partecipare a un tavolo tecnico, organizzato dalle prefetture, per individuare valide soluzioni alla questione dei soprusi e delle violenze, di cui troppo spesso è vittima la categoria, da parte di pazienti oppure di loro familiari».
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Il Mattino