Capotreno Eav chiede il biglietto: colpito con un pugno in faccia

Capotreno Eav chiede il biglietto: colpito con un pugno in faccia
Un capotreno in servizio sul convoglio della ferrovia regionale Eav della linea Napoli-Piedimonte Matese (Caserta), è stato aggredito questa mattina da un ragazzo, cui il...

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Un capotreno in servizio sul convoglio della ferrovia regionale Eav della linea Napoli-Piedimonte Matese (Caserta), è stato aggredito questa mattina da un ragazzo, cui il dipendente aveva chiesto il biglietto durante i consueti controlli sul treno. Lo straniero è stato poi fermato e arrestato da appartenenti alle forze dell'ordine che erano sul convoglio per raggiungere il posto di lavoro.


Il fatto è avvenuto intorno alle 6.40 tra le stazioni casertane di Maddaloni e Cancello. Secondo quanto riferisce il presidente dell'Eav, Umberto De Gregorio, lo straniero, alla richiesta di esibire il tagliando, ha dato in escandescenza aggredendo prima verbalmente il capotreno, quindi sferrandogli un pugno in faccia. Alla scena hanno assistito un carabiniere, un poliziotto e un finanziere che dovevano raggiungere Napoli, che sono immediatamente intervenuti bloccando l'aggressore. Alla stazione di Cancello il migrante è stato fatto scendere ed è stato preso in consegna dai poliziotti della Polfer.

Nonostante l'aggressione di stamani, fa sapere l'Eav, sono migliorati i dati sulla sicurezza nel trimestre ottobre-dicembre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017; in particolare gli interventi della Polfer sui treni si sono ridotti di circa il 19%, ed è stato registrato, grazie anche alla presenza delle telecamere Eav sui convogli, un incremento dei fermi ed arresti del 70% (da 23 a 39). «Occorre anche rilevare - afferma la nota dell'Eav - come diventi sempre più delicata e pericolosa l'attività di controllo del personale esposto in prima linea al quale va tutta la nostra solidarietà. Il tema deve essere posto al centro dell'attenzione anche della politica. Servono maggiori risorse per tutelare l'incolumità fisica dei nostri dipendenti».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino