Dopo la protesta dei lavoratori che denunciavano i mancati interventi di sanificazione a bordo dei bus in servizio sulle principali linee cittadine è braccio di ferro tra...
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L'azienda guidata da Nicola Pascale aveva annunciato il pugno duro e ha mantenuto la promessa. I 46 lavoratori raggiunti dal provvedimento disciplinare ora hanno 6 giorni di tempo per consegnare le loro motivazioni. Un provvedimento che era nell'aria ma che sembra aver seminato ancora più malcontento tra i lavoratori. Il sindacato Usb si è rivolto direttamente all'amministrazione comunale ed ha annunciato, in caso di mancato ritiro dei provvedimenti disciplinari, ulteriori azioni di protesta nei depositi cittadini.
«Nella giornata di giovedì 14 maggio - si legge nel testo diffuso dall'Unione Sindacale di Base - i lavoratori Anm del deposito di via delle Puglie sono stati impossibilitati a far uscire dal deposito alcuni bus perchè non erano state eseguite le operazioni di pulizia e sanificazione che l'azienda è tenuta a garantire quotidianamente. In alcuni bus, in questi giorni, sono stati trovati nidi di blatte oltre all'abituale sporco che caratterizza normalmente i bus di Anm. Rispetto alla sacrosanta e legittima protesta - prosegue la nota - l'azienda non ha trovato di meglio che avviare le procedure disciplinari contro i lavoratori che hanno rappresentato questa ignobile condizione di lavoro. Inoltre la dirigenza di Anm ha inviato alla Procura della Repubblica una denuncia per chiedere alla Magistratura se ritiene che nel comportamento dei lavoratori esistano elementi di rilevanza penale. Come se non bastasse il vice sindaco di Napoli Enrico Panini, si è celermente prodotto in una mistificante operazione mediatica di copertura politica dei vertici di Anm i quali, ancora una volta, hanno materializzato la loro incapacità di gestire seriamente una delle aziende più importanti della città. Invitiamo il Comune di Napoli ad esplicitare la sua funzione di controllo fino in fondo verso i vertici di questa azienda e di non smarrire il senso della proprietà pubblica di un Bene Comune, la quale deve essere costantemente orientata alla difesa dei valori, non discutibili in alcun modo, della sicurezza e della salute per i cittadini, per i lavoratori e per l'intera città. Subito - conclude la lunga nota dell'Usb - il ritiro delle procedure disciplinari verso i lavoratori. In caso contrario attiveremo tutte le procedure formali a tutela dei lavoratori e metteremo in campo le forme adeguate di mobilitazione fino alla cancellazione di questa vergognosa operazione di rappresaglia».
L'Azienda Napoletana di Mobilità, interpellata sulla dura nota diffusa dai rappresentanti dell'Unione Sindacale di Base ha fatto sapere di non voler replicare. Resta quindi la linea di fermezza, quella dell'Anm, che tante polemiche ha scatenato anche sui social da parte dei cittadini che sembrano essersi schierati compatti al fianco dei lavoratori. Proprio poche ore fa, infine, è stato diffuso un video che rappresenterebbe - a detta dei lavoratori - una prova inequivocabile dei mancati interventi di sanificazione.
Come ha precisato Anm alle azioni di sanificazione a bordo degli automezzi segue la compilazione di un certificato - con data dell'intervento - ad opera degli incaricati. Nelle immagini diffuse sui social è mostrato un bus che presentava la data di certificazione dell'avvenuta sanificazione ferma al giorno 14 maggio mentre i protocolli prevedono che la sanificazione venga effettuata tutti i giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino