Motorini, cartelli stradali, sedie, soprattutto pezzi di copertoni e involucri di materiali tossici usati da carrozzerie, bottiglie di plastica, cotton fioc, filo e ami da pesca,...
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Dalla pulizia dei fondali del porto di Torre del Greco dove sono stati ritrovati in fondo al mar due carcasse di motorini, 35 pneumatici, 20 computer e altri dispositivi elettronici alla pulizia speciale dei fondali di località Foce nei fondali nel fiume Sarno dove i volontari di Legambiente hanno portato in superficie contenitori di plastica e polistirolo, sedie, due cartelli stradali, mozziconi di sigaretta ma soprattutto pezzi di copertoni e involucri di materiali tossici usati da carrozzerie. Iniziative si sono svolte in località Campolongo presso la Marina di Eboli, all'oasi Torre di Mare di Paestum al Lungomare Amendola di Maiori; sulle spiagge di Pontecagnano e Battipaglia e al Litorale di Bagnara a Castel Volturno (CE). In occasione di Spiagge Pulite Legambiente ha presentato i risultati dell'indagine «Beach litter» che ha monitorato nel mese di maggio 16 spiagge campane: un'area complessiva di circa 30600 mq, l'equivalente di 240 campi di beach volley dove sono stati rinvenuti 9184 rifiuti spiaggiati con una media di 574 rifiuti ogni 100 metri nelle aree monitorate. E anche quest'anno la regina indiscussa dei rifiuti spiaggiati sulle spiagge campane rimane la plastica con il 69%, per un totale di oltre 6300 rifiuti scovati durante l'indagine. Altro triste primato, quasi la metà (il 45%) dei mozziconi di sigarette trovati nelle spiagge italiane sono stati scoperti in Campania.
«La lista delle schifezze abbandonate che possono rovinarci il gusto di una bella passeggiata al mare è molto lunga.
Il Mattino