Punto Nave, rapina a Pozzuoli: «Mai ricevuto minacce, i banditi avevano l'accento napoletano»

Punto Nave, rapina a Pozzuoli: «Mai ricevuto minacce, i banditi avevano l'accento napoletano»
Vestiti interamente di nero con i volti coperti da passamontagna hanno fermato l'auto davanti all'ingresso del ristorante, sbarrato la strada e puntato la pistola contro...

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Vestiti interamente di nero con i volti coperti da passamontagna hanno fermato l'auto davanti all'ingresso del ristorante, sbarrato la strada e puntato la pistola contro un parcheggiatore che hanno usato come scudo. Una volta dentro, in pugno pistole e un fucile a canne mozze, hanno intimato ai clienti seduti ai tavoli di consegnare soldi e oggetti d'oro. Poi sono andati spediti verso la cassa dove hanno raccolto diverse centinaia di euro e sono andati via. Ma all'esterno, mentre risalivano in macchina un uomo ha tentato di fermarli con un bastone in ferro ricevendo, in risposta, una fucilata, che è andata fortunatamente a distruggere solo il vetro del finestrino posteriore sinistro di una vettura parcheggiata lungo la strada. Sono le sequenze dell'assalto armato andato in scena mercoledì sera al Punto Nave di Monterusciello, uno dei più esclusivi e rinomati ristoranti della regione frequentato da attori, cantanti e calciatori del Napoli. In azione un commando composto da quattro uomini, con chiaro accento napoletano, che poco prima delle 23 è sbucato tra i palazzi popolari piombando con una Fiat 500 davanti al locale. Un'azione plateale, durata pochi minuti, che si è consumata davanti agli occhi terrorizzati e increduli dei clienti e dei titolari. 

Dopo il raid il commando è scappato lungo via Libero Bovio dove ha imboccato l'ingresso della statale SS7 Quater facendo perdere le tracce. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Pozzuoli, gli uomini della scientifica e del nucleo investigativo di Napoli. A terra, tra i resti del finestrino, vi era ancora il bossolo blu del fucile a canne mozze utilizzato da uno dei rapinatori. Ascoltati clienti, titolari e testimoni che si trovavano all'esterno del locale. Una rapina che lascia molti interrogativi, a partire dai tempi e dalle modalità, con i malviventi che hanno agito in un orario in cui era ancora in corso la cosiddetta prima seduta e i conti pagati si contavano sulle dita di una mano. Un bottino non cospicuo, portato via dalla banda che ha seminato paura e panico. Nella notte i carabinieri hanno acquisito le immagini dal sistema di videosorveglianza del locale, si cerca ora di capire se intorno vi fossero altri complici. Ricostruzione, questa, resa difficile dall'assenza nel quartiere delle telecamere del sistema di videosorveglianza del Comune di Pozzuoli.

I titolari hanno dichiarato agli inquirenti di non aver mai ricevuto minacce né avvisaglie di alcun tipo negli ultimi tempi. «Siamo increduli, in trent'anni di attività una cosa del genere non è mai accaduta - spiega Daniele Testa, titolare del Punto Nave insieme al fratello Simone, che non riesce a darsi pace - Improvvisamente ci siamo trovati quest'uomo con un cappuccio che minacciava alcune persone sedute e diceva loro di dargli degli oggetti. All'inizio non ci siamo resi conto di quello che stava succedendo. Poi la paura ha preso il sopravvento». Il pensiero di Testa è indirizzato agli avventori che hanno vissuto in prima persona quei momenti. «Fortunatamente stiamo tutti bene e non è accaduto nulla a nessuno dei presenti. Ora, però, ci preme, più di ogni altra cosa, chiedere scusa a tutti i nostri clienti che ieri erano presenti in sala. Siamo mortificati. Sono trent'anni che ci dedichiamo alla ricerca delle migliori materie prime in ambito culinario e che lavoriamo per garantire ai nostri clienti un servizio eccellente. Mai pensavamo che potesse accadere una cosa del genere». Da ieri sul ristorante vigilano delle guardie giurate. «Sì, rafforzeremo le nostre misure di sicurezza, visto che ci troviamo a fare i conti con questa realtà», dice ancora Daniele Testa, che tiene a ringraziare i carabinieri: «Sono intervenuti immediatamente, sono stati eccezionali. Speriamo che questi banditi siano presi quanto prima». 

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Il Mattino