Qualiano, le auto dei prestanome usate per le rapine trovate nel campo rom

Qualiano, le auto dei prestanome usate per le rapine trovate nel campo rom
Gli intestatari fittizi delle vetture rischiano una denuncia per favoreggiamento. Le decine di auto trovate nel campo rom di Qualiano sono di fatto appartenenti ad altre persone,...

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Gli intestatari fittizi delle vetture rischiano una denuncia per favoreggiamento. Le decine di auto trovate nel campo rom di Qualiano sono di fatto appartenenti ad altre persone, teste di legno, che hanno prestato la propria identità, forse dopo lauta retribuzione, e poi concesso la vettura ai tanti residenti dell'insediamento situato lungo la circumvallazione esterna. E sono ben 18 le auto, tutte senza assicurazione, in uso ai rom ma intestate ad altri, sequestrate dalle forze dell'ordine. Pare che con quelle stesse macchine sia stata effettuata una lunghissima serie di furti ai danni dei commercianti del centro e soprattutto di moltissimi residenti della fascia costiera. Ed è per questo che ora per gli intestatari fittizi si profila il reato di favoreggiamento. Per dimostrarlo però ci vorrà tempo. I carabinieri dovranno incrociare dati e testimonianze, numeri di targa e circostanze, ma se tutto combaciasse allora ci sarebbe poco da fare. L'arresto e il carcere sono assicurati.


Il sequestro delle vetture è avvenuto nell'ambito di un ampio blitz messo in campo dalla Compagnia di Giugliano, guidata dal capitano Andrea Coratza, e dalle stazioni di Varcaturo e Qualiano. Un nutrito gruppo di carabinieri ha setacciato il campo di Qualiano trovando non solo le macchine ma una grossa quantità di attrezzi da scasso. Molte delle auto trovate corrispondono alla descrizione fornita da tanti malcapitati che in questo periodo sono stati presi di mira dai banditi. Tra Licola e Varcaturo per esempio, erano frequenti i furti di auto e gli scippi. Non di rado i malviventi rubavano anche buste e pacchi dalle auto, infrangendo i finestrini tanto da rendere impossibile anche uscire di casa con serenità. A questo si aggiungono i furti notturni agli esercizi commerciali perpetrati con danni alle saracinesche e alle vetrate. Le auto sono state prese tutte in carico da una ditta che ora le terrà in custodia per un periodo di tempo. Se i legittimi proprietari non ne rivendicano il possesso, la macchina, così come prevede la legge, sarà rivenduta dalla stessa ditta che in questo modo recupererà i costi di prelievo e custodia. Per ora quasi tutto il campo è rimasto senza mezzi di locomozione e possibilità di spostamento.
I carabinieri però non si sono solo limitati a sequestrare le macchine e a controllare pregiudicati e roulotte, ma ad effettuare un approfondito controllo ambientale. A ridosso del campo infatti, c'è una discarica a cielo aperto dove non solo i rom ma moltissimi residenti della zona e opifici abusivi sversano rifiuti di ogni genere. I militari hanno quindi allertato la ditta della gestione dei rifiuti del comune di Qualiano che ha rimosso tutti i possibili materiali di innesco dei roghi, ovvero gli pneumatici e le balle di vestiti.


Particolare non di poco conto che dimostra come ancora una volta gommisti e opifici abusivi non rispettino le regole in nessun modo: di fatto essendo abusivi non possono seguire le regole di smaltimento e pagare regolarmente le tasse come impone la legge. Gli abiti e le gomme vengono quindi gettati in strada e fungono da letto di combustione per i roghi tossici. In zona non ci sono telecamere di videosorveglianza A fine marzo però qualcosa dovrebbe cambiare dopo anni di abbandono e indifferenza. Lungo la circumvallazione dovrebbero essere installate delle telecamere. Chissà quanto dureranno e sopratutto se funzioneranno davvero.

 

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Il Mattino