I biglietti della partita del Napoli per l’amico agente, ma anche un possibile contatto tra Nicola Cosentino e il boss mafioso Giuseppe Lo Bue, dopo aver vissuto qualche mese...
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Sono le intercettazioni telefoniche a confermare - agli occhi del gip Iaselli - la trama di rapporti tra Cosentino e gli agenti, in una galleria di stati d’animo puntualmente captata dalle utenze monitorate. Dopo la prima scarcerazione (novembre 2013) di Cosentino, gli agenti sono convinti di poter pretendere assunzioni e favori sulla scorta dei piaceri resi all’ex parlamentare.
È il periodo in cui Cosentino riprenderebbe contatti sul territorio, abbozzando il progetto di Forza Campania, prima di finire in cella nell’aprile del 2014. Ed è proprio il secondo arresto che sembra esaltare gli agenti, che si sentivano abbandonati da Cosentino (che risponde a stento alle loro telefonate, ndr), specie quando capiscono che sarà di nuovo detenuto a Secondigliano. Chiede Angelo Smeragliuolo (non indagato, ndr) a Umberto Vitale: «tu tutto a posto... ti ha detto tutto a posto o’ signore?».
Vitale risponde «eh, e quello (riferito a Cosentino, ndr) ora deve dire per forza tutto a posto». E Angelo Smerigliuolo commenta: «Hai capito ... ora abbiamo il porco per le mani», e Vitale con tono scherzoso «ora devi prendere il mattarello come dicesti tu».
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