È nella roccaforte grillina di Quarto che si consuma la resa dei conti politica tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Che finisce sotto accusa per le intercettazioni choc da...
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Rincara la dose il vicesegretario dei democrat, Debora Serracchiani, secondo cui «le intercettazioni della Procura di Napoli che mostrerebbero la decisione della camorra di influenzare le elezioni di Quarto a favore dei grillini pongono qualche interrogativo pubblico. Se le indiscrezioni fossero vere si tratterebbe di un caso gravissimo di inquinamento e condizionamento della criminalità organizzata. Di Maio e Fico a Quarto hanno fatto campagna elettorale a tappeto, dando lezioni di onestà. Credo sia quindi legittimo chiedere chiarimenti e spiegazioni». Simile il tenore delle parole di altri dirigenti e parlamentari del Pd, come l’eurodeputata Simona Bonafè, che chiama in causa Beppe Grillo: «Dite a Grillo che Quarto non è uno scoglio di Genova ma uno dei comuni amministrati dal M5S. Silenzio su voto di scambio con camorra?». E Sandra Zampa, vicepresidente del partito, rilancia: «Sono certa che chi ha fatto del tema della trasparenza e dell’onestà una bandiera da usare contro gli altri, per ferire avversari politici, non si illuda che il silenzio copra la gravità di quanto va emergendo».
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Il Mattino