Il titolare non paga il pizzo, lancio di petardi contro l'officina nel Napoletano

Il titolare non paga il pizzo, lancio di petardi contro l'officina nel Napoletano
I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di Petito Camillo,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di Petito Camillo, 53enne di Sant’Antimo, elemento di spicco del clan Verde, ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.


Secondo la ricostruzione operata sulla stregua delle indagini effettuate, l’uomo, unitamente ad altri soggetti in corso di identificazione, tra il mese di settembre ed ottobre scorso, avrebbe formulato una richiesta estorsiva pari a 500 euro al mese al titolare di una autofficina del posto, con il pretesto di fare un’assicurazione al fine di scongiurare futuri problemi.

Al rifiuto del pagamento, a cui era per la vittima impossibile far fronte, erano quindi seguiti diversi atti intimidatori durante i quali, in numerose circostanze, venivano fatti esplodere dei grossi petardi all’indirizzo dell’esercizio commerciale, alcuni dei quali deflagravano a pochissima distanza della vittima. È stata la denuncia ai carabinieri da parte dell’estorto, stanco dei perduranti soprusi, a consentire l’avviso e il buon esito delle attività investigative.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino