Castellammare, raddoppio Circum: l'acqua da Varano fa tremare la città

Bomba d'acqua sulla città, strade allagate e tombini saltati. Città in ginocchio dopo il violento temporale che ieri mattina si è abbattuto su tutta la...

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Bomba d'acqua sulla città, strade allagate e tombini saltati. Città in ginocchio dopo il violento temporale che ieri mattina si è abbattuto su tutta la provincia di Napoli. Meno di mezz'ora di pioggia intensa ha riportato alla ribalta il rischio idrogeologico che incombe sui quartieri del Centro Antico, Quisisana e ora anche il San Marco.

Quest'ultimo si trova a ridosso dei binari della Circumvesuviana oggetto di lavori di raddoppio sulla linea Napoli-Sorrento. Prima di procedere al traforo della montagna l'Eav ha effettuato durante l'estate opere propedeutiche: tra queste anche il disboscamento della collina di Varano che si affaccia sui binari. La montagna denudata, ieri pomeriggio dopo la violenta pioggia ha mostrato un insolito fenomeno, che i residenti mai prima d'ora avevano notato. Una cascata dal mezzo della collina scendeva copiosa fino a valle, a ridosso delle abitazioni e dei binari, attivi e frequentati. Per lunghi minuti in molti sono rimasti con gli occhi puntati verso Varano, osservando con timore la cascata.

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«Non sappiamo se sia acqua accumulata oppure un rivo che confluisce nel Cannetiello - spiega il vice sindaco Fulvio Calì - chiederemo ad Eav spiegazioni per quanto sta accadendo. Chi sta realizzando le opere ci dovrà spiegare cosa succede». I tecnici comunali per ora non hanno certezze su come e perché si sia formata la cascata. L'acqua probabilmente già scendeva in passato ma era coperta dalla vegetazione che ne mitigava la potenza. Certo è che in molti hanno pensato alla stabilità del pianoro che custodisce le ville romane, gli Scavi di Stabiae che rappresentano il tesoro archeologico della città. Secondo il progetto del raddoppio, l'Eav titolare del cantiere in corso, dovrebbe rafforzare la collina dopo averla disboscata. Non vivono giorni sereni nemmeno i residenti di Quisisana che affacciati ai balconi hanno visto colate di fango e acqua scendere lungo le strade. «Ci sono voluti appena dieci minuti di pioggia ed ecco come stiamo - scrive una donna allarmata mentre diffonde l'ennesimo video - nessuna pensa di prevenire disastri ambientali ripulendo vasche e tombini». Un pensiero comune dal centro alle periferie, in molti punti della città sono saltati tombini e dalle fogne sono fuoriusciti melma e cattivi odori.
 

Una ferita sempre aperta invece a Via Vecchia Fontanelle, dove i lavori per la realizzazione delle fogne sono stati appaltati e sarebbero pronti per partire. Poi si dovrà completare il collegamento al collettore che porta al depuratore di Foce Sarno. Nell'attesa che l'opera arrivi al capolinea, visto che l'appalto è stato assegnato, si sono riviste le solite scene, l'ennesimo tombino saltato. Un'opera da due milioni e mezzo di euro che dovrebbe risolvere il problema degli scarichi domestici e dell'acqua piovana e restituire dignità a un quartiere che, alle prime piogge, vive scene di terrore.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino