Napoli, al Vecchio Pellegrini radiografia ko: «Recatevi in altri pronti soccorso»

Napoli, al Vecchio Pellegrini radiografia ko: «Recatevi in altri pronti soccorso»
«Si prega di recarsi presso altri pronti soccorso». Questo leggono i pazienti in attesa di cure all’ospedale Vecchio Pellegrini dove, su un foglio scritto a...

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«Si prega di recarsi presso altri pronti soccorso». Questo leggono i pazienti in attesa di cure all’ospedale Vecchio Pellegrini dove, su un foglio scritto a mano, c’è scritto anche: «si informano i gentili utenti che la Radiologia è fuori uso».


Da questa mattina, infatti, il presidio della Pignasecca è in grado di assicurare solo radiografie di mano e polso, come riportato sul foglio intestato dell’Asl attaccato alle pareti ospedaliere con lo scotch. I primi problemi al macchinario utilizzato per gli esami radiologici sui segmenti ossei lunghi, sono cominciati ieri pomeriggio comportando l'interdizione dell'apparecchio che è stato spesso sottoposto a manutenzione. Attualmente, al Vecchio Pellegrini, è possibile solamente effettuare radiografie al torace e all'addome ma tutti i pazienti traumatizzati alle ossa nelle restanti parti del corpo non possono essere trattati.

La situazione si complica ancora di più dal momento che anche i trasferimenti per sottoporre i pazienti alla diagnostica degli ospedali limitrofi, sono limitati. Infatti, l'ambulanza in dotazione al presidio è oramai “centralizzata” ovvero viene impiegata dal 118 e quindi non è sempre a disposizione di trasferimenti e consulenze interne all'ospedale. «Le condizioni in cui lavoriamo sono sempre più precarie e critiche-dicono i sanitari del presidio-basti pensare che oggi abbiamo ben 14 pazienti ricoverati all’interno del pronto soccorso».


In realtà, lo stop del macchinario era prevedibile perché «gli interventi tecnici a cui è stato sottoposto l'apparecchio radiografico, sono stati 20 nel corso del 2018-spiega Antonio Eliseo del Rsu presidiale- la manutenzione si è dimostrata inefficace e lo strumento non fornisce più garanzia di una giusta assistenza». Proprio il ruolo della tecnologia viene considerato vitale da parte dei Sindacati per la sopravvivenza dei livelli assistenziali. «In Radiologia ci sono problemi di varia natura persino nei cavi per la rete internet che spesso rallentano le refertazioni - aggiunge Eliseo-ovviamente risorse strumentali scarse aumentano la possibilità di commettere errori perciò abbiamo evidenziato alla direzione strategica la necessità di intervenire al più presto».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino