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Rinviato a giugno la sentenza per la morte di Giulio Giaccio, il ragazzo di 26 anni ucciso e sciolto nell'acido a luglio del 2000. Venne massacrato per uno scambio di persona, dopo essere stato sequestrato da finti poliziotti.
Ieri era attesa la sentenza a carico di due imputati reo confessi, vale a dire Carlo Nappi e Salvatore Cammarota, ma un avvocato ha avanzato un legittimo impedimento. Per i due imputati la richiesta di condanna è a trent'anni di reclusione, ma il processo è slittato addirittura di quasi tre mesi.
Inchiesta condotta dai pm Giuseppe Visone e Maria Di Mauro (oggi aggiunto a Napoli nord), che hanno avuto la forza di riaprire il caso, grazie al lavoro del reparto investigativo dei carabinieri di Napoli.
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