Raid nel bar del centro storico a Napoli: «Tragica riapertura, ma non molliamo»

Raid nel bar del centro storico a Napoli: «Tragica riapertura, ma non molliamo»
Raid stanotte al bar Settebello a Santa Chiara. Un’amara scoperta questa mattina per Pino De Stasio, titolare dello storico locale ad angolo tra via Benedetto Croce e via...

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Raid stanotte al bar Settebello a Santa Chiara. Un’amara scoperta questa mattina per Pino De Stasio, titolare dello storico locale ad angolo tra via Benedetto Croce e via San Sebastiano. Durante la notte ignoti hanno forzato la saracinesca nel tentativo, per fortuna vano, di introdursi all’interno.  Sul posto i carabinieri della stazione San Giuseppe, a cui il proprietario ha subito sporto denuncia. Un tentativo di furto dunque, nel primo giorno della riapertura per gli esercizi commerciali, in virtù del passaggio della Campania da zona rossa ad arancione, ovviamente sempre nel rispetto di tutte le restrizioni previste dal nuovo Dpcm.

«Oggi avremmo dovuto riaprire - spiega De Stasio, che è anche consigliere alla II Municipalità - ma diciamo che è stata una riapertura un po’ “tragica”. Alle 6.30, Ciro, il mio collaboratore era andato ad aprire ed ha trovato la serranda divelta. Ho allertato le forze dell’ordine, che prontamente sono intervenute e ci hanno permesso di riaprire almeno l’accesso del locale da via Benedetto Croce».

Protagonista sin dagli anni ’90 di battaglie per la legalità (tra cui quelle contro racket e usura) e la vivibilità sul territorio, in un centro storico che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità nel 1995, De Stasio tiene a precisare tuttavia: «è la prima volta che accade una cosa del genere al nostro bar. Anche se - ammette - mi sono arrivati già stamattina, alla notizia del raid che abbiamo subito stanotte, feedback negativi da altri esercenti della zona dei Banchi Nuovi, di Port’Alba e di tutto il centro storico che hanno subito furti o tentativi di furti».

Ma Pino e i suoi collaboratori non si lasciano intimidire e dagli uffici della stazione dei carabinieri Napoli San Giuseppe, dove ha denunciato l’accaduto al comandante Gianfranco Chiappone, annuncia: «Andremo avanti, come sempre. Dobbiamo tornare ad essere il centro storico che ci invidiano in tutto il mondo e non ci lasceremo certo intimidire da questo episodio».

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Il Mattino