META. Hanno rapito una bambina a poche centinaia di metri dalla casa famiglia del centro di Meta mentre era in compagnia di un'operatrice. Un vero e proprio sequestro, con un...
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L'operatrice è stata spintonata e minacciata. La bimba caricata a bordo. Dopodichè il gruppo, formato da due donne e un uomo, si è dato alla fuga. A fermarlo ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Piano e delle compagnie di Sorrento, Castellammare e Napoli.
I rapitori sono stati arrestati: si tratterebbe dei genitori naturali della bambina, due giovani di etnia rom, e della madre adottiva. La bambina è stata visitata in ospedale. Non ha subito ferite o traumi fisici: in braccio a suor Paola, madre superiora dell'istituto, ha però gli occhi gonfi di pianto e di paura.
I suoi sequestratori sono stati portati in caserma e sottoposti a interrogatorio. Ascoltata per due ore anche l'operatrice, testimone del sequestro. La bimba era ospite della casa delle suore francescane dei sacri Cuori per una vicenda che coinvolge i genitori e che ancora è da chiarire.
Cresciuta fino a poco tempo fa da una coppia di San Marcellino, in provincia di Caserta, la piccola era stata poi affidata alla casa famiglia Miriam, dopo che il test del dna aveva escluso che il padre fosse anche il genitore biologico.
I carabinieri si eramo lanciati all'inseguimento con le volanti, due motociclette e un elicottero: anche la polizia municipale di Meta aveva partecipato alla caccia. Per intercettare i rapitori era stata bloccata persino la statale 145 Sorrentina.
Poco prima della galleria di Privati, i militari avevano raggiunto e arrestato i rapitori, mettendo in salvo la bambina.
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Il Mattino