Cisl Campania, Buonavita: «La Regione convochi tavolo per gestione risorse Recovery destinate a sanità»

Cisl Campania, Buonavita: «La Regione convochi tavolo per gestione risorse Recovery destinate a sanità»
«Il governatore De Luca si sta assumendo una responsabilità troppo grave nell’essersi opposto al decreto ministeriale 71 che stabilisce gli standard per...

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«Il governatore De Luca si sta assumendo una responsabilità troppo grave nell’essersi opposto al decreto ministeriale 71 che stabilisce gli standard per l’assistenza territoriale. È un rischio fortissimo per la Campania perdere le risorse del pnrr destinate alla medicina territoriale». È quanto afferma Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania. «Abbiamo bisogno fortemente di considerare quel segmento che risulta strategico per evitare gli impropri accessi ai pronti soccorsi e il disagio che tanti cittadini stanno subendo, tra l’altro la cronaca di questi giorni ne è piena, nell’essere accolti nei ps e restare poi parcheggiati nei corridoi.

C’è la necessità di pensare ad un piano assunzionale che sia funzionale all’attuale gestione del sistema e anche a quello futuro. Le risorse per abbattere le liste in attesa la Regione le ha già ricevute, occorre solo prendere atto che la riforma del titolo V della Costituzione ha conferito la sanità come responsabilità in capo alle Regioni e di conseguenza non si può bypassare l’opportunità di utilizzare le risorse del pnrr, che c’è una scadenza, quella del 30 giugno e che il governo giustamente va avanti», prosegue Buonavita.

«Ci auguriamo che almeno in questa circostanza ci sia la sensibilità nel convocare un confronto tra Regione e parti sociali per ragionare sull’abbattimento delle liste di attesa, discutere del piano assunzionale, le risorse che sono in capo alla Regione da utilizzare per assumere personale per le future aperture delle case ed ospedali di comunità, e per mettere a punto, altrimenti andremo avanti con il referendum, un piano corretto e concreto sulla sanità territoriale in Campania che non sia solo edilizia sanitaria».

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Il Mattino