Regionali Campania 2020, niente sforbiciata: con De Luca ci saranno 15 liste

Regionali Campania 2020, niente sforbiciata: con De Luca ci saranno 15 liste
Alla fine si va verso una chiusura a 15 liste per la coalizione di centrosinistra. E non 14 come caldeggiava anche il governatore De Luca. Con la novità, emerge ieri sera,...

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Alla fine si va verso una chiusura a 15 liste per la coalizione di centrosinistra. E non 14 come caldeggiava anche il governatore De Luca. Con la novità, emerge ieri sera, che i demitiani si uniranno con la lista Fare democratico organizzata da Giosy Romano e dall'assessore regionale Antonio Marchiello. Matrimonio necessario visto che Prospettiva popolari, la formazione dell'ex leader Dc, si era ritrovata non molto competitiva nella provincia di Napoli. Ed ecco la lista comune (con entrambi i loghi in uguale evidenza), organizzata anche grazie alla regia diretta del governatore De Luca. Unione simile a quella portata a casa da Più Europa con i Liberali e la sinistra di Democratici e progressisti con i Repubblicani di Peppino Ossorio. Alla fine, quindi, la quadra viene chiusa quasi per tutti se si esclude paradossalmente proprio il Pd: a ieri sera infatti non era stato raggiunto ancora l'accordo per due dei 4 nomi nella lista di Avellino. Braccio di ferro tutto interno ai democrat irpini che nemmeno i vertici nazionali sono riusciti a sciogliere. «Se continua così, rischiamo che la lista ad Avellino non facciamo in tempo a presentarla», ragionava allarmato ieri sera un dirigente del Pd regionale. Con un ricasco anche per le due liste deluchiane (Campania Libera e De Luca presidente), lasciate ancora aperte per dare rifugio ad almeno un esponente dem e permettere così di chiudere il cerchio al Pd.


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Dal pomeriggio a ieri sera i referenti delle liste hanno firmato ufficialmente gli apparentamenti con il candidato presidente De Luca nel suo quartier generale alle spalle di Santa Lucia. Passaggio ufficiale in cui sono state consegnate anche le prime liste dei nomi che oggi arriveranno sulla scrivania del governatore. E, a meno di ulteriori scossoni, si dovrebbe chiudere a 15 liste. Anzitutto la lista democrat dove come capilista vengono sistemati Giordana Mobilio e il pediatra Claudio Pignata. A seguire, in ordine alfabetico, i consiglieri regionali uscenti, con l'aggiunta dell'ex sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, l'ex parlamentare Massimiliano Manfredi e l'ex sindaco di Afragola Mimmo Tuccillo.

Italia Viva invece, qui alla sua prima prova elettorale da quando è nato il partito fondato da Matteo Renzi giusto un anno fa, schiera tra gli altri il vicepresidente della Città Metropolitana Francesco Iovino, il consigliere comunale sfilato a de Magistris Gabriele Mundo, Giovanni Pagano presidente del parco delle colline di Chiaiano e Giada Filippetti della Rocca.

I Democratici e progressisti, invece, sempre a Napoli schierano il consigliere comunale Mario Coppeto e Piera Violante, figlia di Aedo, partigiano e giurista di fama scomparso l'anno scorso. Ma il capolista dovrebbe essere Massimo Quintavalle, operaio della Whirlpool, l'azienda napoletana il cui destino rimane ancora appeso ad un filo.

Le liste legate all'ex assessore Pasquale Sommese, che qualcuno dava in difficoltà, sono state invece chiuse per tutti e cinque i capoluoghi. E a Napoli i Liberali, democratici e moderati schierano oltre al figlio di Sommese, il 26enne Giuseppe, dirigenti e imprenditori tra cui spiccano Aureliano Iovine, Maria Rosaria De Rosa e Pasquale Di Fenza.
 

Chiusi gli accorpamenti tra Più Europa e Liberali e quello della Sinistra con i Repubblicani, nella notte è si celebrato appunto anche l'accordo tra Fare democratico e la formazione politica di Ciriaco De Mita. Ieri, infatti, ci sono stati lunghi colloqui tra i demitiani e il gruppo guidato dal presidente dell'Asi di Napoli, Giosy Romano e dall'assessore regionale, Antonio Marchiello. Alla fine le due formazioni correranno assieme grazie anche all'intervento diretto del governatore che ha sollecitato una sintesi. Non solo perché Prospettive popolari, la lista di De Mita, si era ritrovata debole nella circoscrizione di Napoli ed era necessaria un'unione. Da qui la fusione con entrambi i loghi nel simbolo ed una ripartizione bilanciata tra le formazioni. E, quindi, ad Avellino, la lista è composta da tre nomi indicati dai Popolari ed uno da Fare democratico (capolista il cardiologo Pino Rosato per De Mita), mentre a Napoli il maggiore peso l'avrà il gruppo di Romano. Con un capolista che sarà espressione di Fare democratico: Gianluca Isaia, amministratore delegato del gruppo tessile di alta sartoria omonimo.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino