Regionali Campania 2020, il Pd sceglie Mobilio: una outsider come capolista

Regionali Campania 2020, il Pd sceglie Mobilio: una outsider come capolista
Alla fine la capolista Pd non sarà una docente universitaria ma una quarantenne che si occupa di corsi di formazione. Ma la politica la respira da tempo se il padre, Aldo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alla fine la capolista Pd non sarà una docente universitaria ma una quarantenne che si occupa di corsi di formazione. Ma la politica la respira da tempo se il padre, Aldo Mobilio, è stato primo cittadino di Pozzuoli dal 1993 al 1997, primo sindaco eletto con il sistema elettorale diretto. Lei è Giordana Mobilio, classe 1976, prossima capolista del Partito democratico alle elezioni regionali in Campania. Dopo la laurea in Sociologia conseguita nel 2000, Mobilio ha lavorato per anni al Formez. In seguito, ha collaborato con la consigliera di Parità della provincia di Napoli per la diffusione nelle aziende delle tematiche relative alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne e da due anni lavora alla Multicenter School di Pozzuoli come coordinatrice dei corsi di formazione professionale. Su di lei dovrebbero convogliare i voti dei due sindaci democrat che la sostengono: Enzo Cuomo di Portici ed Enzo Figliolia di Pozzuoli. Riuscirà a tagliare il traguardo dell'elezione? I precedenti, a dir la verità, di capilista del Pd scelti fuori dal partito non sono a favore. Nel 2010 la docente universitaria Paola De Vivo non andò oltre i 7mila voti e non fu eletta. E così l'anno dopo a palazzo San Giacomo quando Umberto De Gregorio, attuale presidente Eav e non ancora deluchiano, arrivò ad appena 1200 voti senza entrare in consiglio comunale. Poi nel 2015, nonostante la vittoria di De Luca, la capolista Maria Rosaria Scalella si fermò ad appena 2.500 voti. Vedremo ora se i democrat ci riusciranno. Anche se nel partito qualcuno già mugugna: perché dopo giorni di attesa si attendeva un nome più pesante e capace di attrarre voti.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino