Regionali in Campania: «Nello slogan la parola Rai»; giornalista candidato, è lite

Regionali in Campania: «Nello slogan la parola Rai»; giornalista candidato, è lite
​Nella campagna elettorale delle regionali condizionata da mascherine e distanziamento sociale, in assenza di riunioni pubbliche e comizi, tengono banco le polemiche sul...

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​Nella campagna elettorale delle regionali condizionata da mascherine e distanziamento sociale, in assenza di riunioni pubbliche e comizi, tengono banco le polemiche sul contenuto di post su Facebook o manifesti 6x3. L’ultima l’hanno aizzata alcuni parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia contro Geo Nocchetti, giornalista della Tgr Campania ora candidato al Consiglio regionale nella lista deluchiana “Fare democratico” nel collegio di Caserta. Oggetto dell’invettiva il claim usato nei 6x3 affissi nel casertano: “Con me ConteRai”.


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«Un manifesto “grave e inaccettabile », lo hanno definito i parlamentari della Lega in commissione di Vigilanza Rai Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Paolo Tiramani, Giorgio Maria Bergesio, Umberto Fusco, Simona Pergreffi, e i parlamentari campani della Lega Gianluca Cantalamessa, Ugo Grassi e Francesco Urraro. «Ognuno è libero di candidarsi con chi gli pare, ma sfruttare in modo così palese e sfacciato la propria appartenenza all’azienda per racimolare più voti è lesivo della neutralità della Rai stessa. Presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione in Commissione di Vigilanza. Nel frattempo, ci auguriamo provvedimenti disciplinari del caso nei confronti di Nocchetti», hanno aggiunto i salviniani. «Utilizza il nome Rai per fare campagna elettorale: uno sfruttamento inaccettabile del proprio ruolo professionale. Presenteremo un quesito in commissione di Vigilanza così da evitare questa lesione dell’immagine dell’azienda», ha rincarato il deputato Fdi e commissario della commissione di Vigilanza Rai, Federico Mollicone.

LA REPLICA

Nocchetti, interpellato dal Mattino, ha replicato sottolineando che «non è il logo Rai, non avrei certo avuto bisogno di utilizzare il marchio: ho semplicemente giocato su una desinenza». Il giornalista, che vive a Castelvolturno da tre anni, conosce bene il territorio e vede strumentalizzazioni politiche dietro questi attacchi: «Sono conosciuto in Campania come giornalista della Rai, vedo solo tanta ipocrisia. Veronesi faceva pubblicità col camice da medico, molti magistrati sono entrati in politica, io lavoro in Rai – ha aggiunto il giornalista -. La Lega piuttosto venisse a Castelvolturno, dove per esempio si è dimesso il capo dei vigili urbani in polemica col sindaco. Sono contento di questa insperata pubblicità, evidentemente sono un candidato che fa paura». In ogni caso, per evitare rischi con la Rai, dal suo staff è stato reso noto di «aver coperto sui manifesti la scritta “ConteRai” onde sottrarre qualsiasi elemento strumentale alle polemiche».
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Il Mattino