Dopo gli incendi che hanno devastato nella stagione estiva i boschi e le aree verdi, la regione Campania ha deciso di prevenire il problema ed ha approvato un bando di sostegno...
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Le azioni di prevenzione contro gli incendi prevedono la creazione e il miglioramento di infrastrutture di protezione e di prevenzione degli incendi boschivi, quali sentieri forestali, piste e strade forestali, punti di approvvigionamento idrico, riserve d'acqua, rete di approvvigionamento idrico e bocchette antincendio in bosco, zone di atterraggio per elicotteri. Ma anche la realizzazione di radure, fasce verdi, viali e fasce parafuoco e la loro manutenzione. Interventi selvicolturali finalizzati alla prevenzione da rischio di incendio, quali: tagli colturali, ripuliture dalla vegetazione infestante, decespugliamenti, spalcature, potature, sfolli, diradamenti, sostituzione di essenze alloctone o di specie altamente infiammabili, conversione, diversificazione e disetaneizzazione, rinfoltimenti o sottopiantagioni, creazione di discontinuità verticali e orizzontali della copertura, tagli raso, biotriturazione o asportazione della biomassa. Ma si punta molto su attrezzature fisse per il monitoraggio degli incendi boschivi e di apparecchiature di comunicazione come torrette di avvistamento, impianti di videocontrollo di radio e telecomunicazione, acquisto di hardware e software connessi e funzionali ai sistemi di monitoraggio e comunicazione e non ultimo di droni e realizzazione di vasche d’acqua, sia immobili che mobili.
Per la prevenzione contro il rischio di calamità naturali, invece, sono previsti investimenti finalizzati a ridurre il rischio idrogeologico: opere di consolidamento e sistemazione del reticolo idraulico minore, opere di regimazione idraulico-forestale, sistemazione di versanti a rischio e delle scarpate delle strade di accesso o penetrazione ai boschi, preferibilmente, a parità di risultati, con l’uso di tecniche di ingegneria naturalistica. Ma anche investimenti selvicolturali preventivi contro i fenomeni di siccità, desertificazione e altre avversità atmosferiche, che comprendono l’introduzione di specie arboree o arbustive con una buona capacità di adattamento e l’adozione di tecniche selvicolturali che migliorano la resilienza ai cambiamenti climatici. Investimenti di prevenzione contro attacchi e diffusione di parassiti e altre fitopatie anche con apparecchiature di monitoraggio.
Un'importante opera di cui possono beneficiare i possessori, anche le associazioni formalmente riconosciute, e i titolari pubblici, quindi, i comuni che gestiscono superficie forestali, incluse le comunità montane e le città metropolitane.
La Regione Campania ha, poi, suddiviso nello stesso bando in basso, medio e alto il rischio di incendi boschivi dei vari comuni regionali. Quelli classificati ad alto rischio da palazzo Santa Lucia risultano essere Caserta, Castel Morrone, San Felice a Cancello, Sessa Aurunca, Apollosa, Frasso Telesino, Sant'Agata de' Goti, Barano d'Ischia, Giugliano in Campania, Napoli, Pozzuoli, Torre del Greco, Pietrastornina, Agropoli, Ascea, Camerota, Castellabate, Castel San Giorgio, Centola, Eboli, Giffoni sei Casali, Giffoni Valle Piana, Mercato San Severino, Montecorice, Montecorvino Rovella, Perdifumo, Salerno, San Cipriano Picentino, Sarno e Siano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino