La Regione: no termovalorizzatori, sì a 15 nuovi impianti compostaggio

La Regione: no termovalorizzatori, sì a 15 nuovi impianti compostaggio
No a nuovi termovalorizzatori, ma sì a 15 nuovi impianti di compostaggio da 30mila tonnellate. È in occasione del vertice nazionale dell'Albo gestori ambiente...

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No a nuovi termovalorizzatori, ma sì a 15 nuovi impianti di compostaggio da 30mila tonnellate. È in occasione del vertice nazionale dell'Albo gestori ambiente per i 25 anni di attività, a Napoli, che il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, ribadisce la linea di palazzo Santa Lucia sul tema rifiuti.


In vista dello stop programmato delle linee del termovalorizzatore di Acerra e di un conseguente rischio emergenza rifiuti in città, l'assessore all'Ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice, ha assicurato che il rischio stesso sarà scongiurato. «Gestiremo l'emergenza - ha affermato - Abbiamo chiesto alla Regione di preparare il piano per affrontare lo stop delle linee dell'impianto e, come in situazioni analoghe pregresse, abbiamo attrezzato un polo logistico per non saturare gli impianti». «Ho dato mandato ad Asìa di organizzare e attrezzare 10 isole ecologiche per tutta la parte riciclabile - ha spiegato - e puntiamo sulla differenziata aumentata con attività stradali di prossimità tramite campane. Napoli intanto è passata da 1400 tonnellate di rifiuti al giorno a 800».

Presenti al vertice i delegati delle 21 sezioni a sostegno delle circa 155mila imprese iscritte, tra questi 20mila trasportatori professionisti e 124mila trasportatori di rifiuti. «L'Albo Nazionale Gestori Ambientali - ha sottolineato Eugenio Onori, presidente nazionale dell'Albo - si candida a gestire il registro elettronico nazionale dei rifiuti e la nuova tracciabilità. Siamo pronti a partire alleggerendo così anche il Ministero». Ed è dal Ministero che fanno sapere che «si continua a mantenere il rapporto di collaborazione con l'Albo Gestori per il superamento del sistema Sistri». Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli e della sezione regionale dell'Albo Gestori, ha sollecitato «la creazione degli impianti intermedi: in Campania sono 8400 gli iscritti all'Albo di cui 2000 operatori professionali (bonificatori e trasportatori) e 6200 i trasportatori dei propri rifiuti. Al via la regolarizzazione degli ambulanti raccoglitori di ferro (per ora si sono regolarizzati in 50)».


Il vicesegretario generale di Unioncamere Marco Conte ha evidenziato che «la maglia nera per la differenziata non va alla Campania, tutta l'Italia non riesce ad arrivare al 50% di raccolta differenziata e l'obiettivo, entro il 2030, è raggiungere l'80%». Il generale di Brigata Ciro Lungo del Comando regionale Carabinieri Forestali ha spiegato che «molte strutture che smaltiscono rifiuti non sono riconosciute dalla pubblica amministrazione perché non iscritte alla Camera di Commercio né in possesso di un registro di produzione dei rifiuti». «Sta emergendo sempre di più questa economia illecita - ha aggiunto - anche se i roghi sono in diminuzione e questo nonostante nel 2018 siano state sequestrate 250 aziende tra Napoli e Caserta».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino