Napoli, Reina davanti ai pm antimafia: «Quindicimila euro agli Esposito? Non ricordo»

Napoli, Reina davanti ai pm antimafia: «Quindicimila euro agli Esposito? Non ricordo»
La festa di addio al Napoli, organizzata il 2 maggio scorso presso il Club Partenopeo, la discoteca dei fratelli Esposito coinvolti in una inchiesta per presunti rapporti con la...

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La festa di addio al Napoli, organizzata il 2 maggio scorso presso il Club Partenopeo, la discoteca dei fratelli Esposito coinvolti in una inchiesta per presunti rapporti con la camorra, il portiere Pepe Reina l'ha pagata con un bonifico di 7.200 euro, effettuato il 14 maggio, dopo l'arresto degli Esposito. Per quanto riguarda poi un bonifico di 15mila euro, risalente all'aprile del 2016, a favore di Grandi Eventi (la società della discoteca), Reina ha detto di non ricordare il motivo del pagamento («Probabilmente si sarà trattato di qualche altra festa. In ogni caso delle feste si è sempre occupata mia moglie»). Sono alcuni passaggi del verbale delle dichiarazioni rese da Pepe Reina che è stato depositato oggi agli atti del Tribunale del Riesame, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione avanzata per i fratelli Gabriele e Giuseppe Esposito (per il terzo fratello, Francesco, l'ordinanza è stata annullata nei giorni scorsi dal Riesame). Il portiere del Napoli - che la prossima stagione giocherà nel Milan - è stato interrogato il 21 maggio come persona informata dei fatti nell'ambito dell'inchiesta, condotta dai pm della Dda Francesco De Falco, Enrica Parascandolo e Ida Teresi, sulle attività dei fratelli Esposito, interessati nel settore della vendita di giocattoli, nella gestione di una discoteca e in una agenzia di scommesse sportive. Alla domanda dei magistrati sul codice etico del Napoli relativo ai comportamenti dei calciatori, il calciatore spagnolo ha affermato di non averlo mai letto pur essendo a conoscenza della sua esistenza. 


Reina ha spiegato che gli Esposito gli furono presentati dall'ex capitano del Napoli Paolo Cannavaro. Ha detto di averli frequentati in occasione di cene e di qualche uscita al cinema («Mi furono presentati come imprenditori nel settore giocattoli e sapevo che erano sponsor ufficiale del Napoli»). Le frequentazioni proseguirono anche dopo un primo arresto degli Esposito avvenuto a giugno dello scorso anno («ebbi a concedere il dubbio che non fossero persone cattive»). Reina ha anche raccontato che una volta si recò a piazza Mercato, dove si trova l'agenzia di scommesse di Giuseppe Esposito (sequestrata poi su richieste delle Dda di Napoli) sottolineando di non essere entrato nel locale ma di essere rimasto in auto con Gabriele Esposito. Per quanto concerne infine la festa di addio al Napoli, ha spiegato di aver pagato «spontaneamente e non perché lo avessi concordato con Gabriele, del resto non ho avuto modo di parlargli visto che è stato arrestato». Ha poi accennato a un'altra festa, organizzata nel maggio 2017, con 200 invitati, precisando che in quel caso pagò solo lo champagne. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino