Renzi risponde a de Magistris: «Le sue parole volgari indegne di un uomo pubblico»

«Il Sindaco di Napoli mi insulta e minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico». Lo scrive, in un passaggio della sua enews, il premier Matteo Renzi...

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«Il Sindaco di Napoli mi insulta e minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico». Lo scrive, in un passaggio della sua enews, il premier Matteo Renzi osservando come «a leggere alcune dichiarazioni politiche sembra proprio che a qualcuno sia scappata la frizione. I Cinque Stelle equiparano il Pd alla mafia, cercando in tutti i modi di oscurare il proprio atteggiamento incoerente sulla vicenda del sindaco di Livorno. Berlusconi dice che con queste riforme saremo al regime, ignorando che le ha votate anche lui fino al momento dell'elezione di Mattarella. Salvini accusa il Colle e Palazzo Chigi di avere le mani sporche di sangue per gli immigrati».


Tutto è nato da un video diffuso in rete relativo all'apertura della campagna elettorale del sindaco napoletano, durante la quale ha usato parole durissime contro il premier Matteo Renzi. «Napoli capitale, Sud ribelle, potere al popolo. È il popolo che scrive la storia. Mi hanno strappato la toga ma non posso strapparmi l'anima. Renzi, vattene a casa! Devi avere paura! Ti devi cagare sotto. Se mi fanno fuori ci sarete voi». E ancora, con la folla in delirio, «Non sono in vendita. Non avete idea che cosa cambierà dal 5 giugno». Immagini che hanno suscitato polemiche e reazioni dal mondo politico. 


​Quindi è arrivata la controrisposta del sindaco. «In questo Paese evidentemente si è persa l'abitudine ai comizi. Capisco che la politica si fa sempre di più nei salotti televisivi, nelle cabine di regia». De Magistris ha affermato che «non si può estrapolare una frase da un discorso che, seppur non condivisibile, ha un suo ragionamento, una sua passione, un suo cuore». Secondo de Magistris, nei comizi, quando si parla «con il cuore» si possono usare «toni forti». Il sindaco di Napoli replica agli attacchi dei suoi avversari politici affermando di non aver utilizzato quelle frasi «in incontri istituzionali o in dibattiti perché sono uomo delle istituzioni e di popolo, ma dico che il sistema fa bene ad avere paura di quello che sta accadendo a Napoli e quando si ha una paura forte, una scarica di adrenalina, può capitare che si possano avere determinate reazioni naturali».


Secondo de Magistris i suoi avversari stanno puntando «attenzione mediatica» sulle sue parole perché «altrimenti dovrebbero parlare dei rapporti che secondo le perquisizioni sono intercorsi tra il presidente del Pd campano Graziano e i casalesi, della cabina di regia che è stata scoperta in riferimento a Banca Etruria, delle intercettazioni su Tempa Rossa e degli arresti di alcuni sindaci del Pd».
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Il Mattino