Restano in carcere i fratelli Aniello e Raffaele Cesaro, imprenditori a capo dell'azienda che si aggiudicò l'appalto per la realizzazione dell'area Pip di...
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«La pronuncia della Corte di Cassazione riguarda la situazione processuale esistente al tempo dell’ordinanza cautelare del gip, aprile 2017. Essa non ha potuto tenere conto delle acquisizioni probatorie successive che, secondo l’opinione della difesa, hanno sensibilmente modificato il quadro delle prove redendo insostenibile dal punto di vista logico e giuridico l’ipotesi di accusa secondo cui i fratelli Cesaro avrebbero stretto un patto con la criminalità organizzata. La verità è di segno assolutamente diverso e va nella direzione che vede i fratelli Cesaro vittime di pesanti e molto gravi attività estorsive. La storia imprenditoriale dei fratelli Cesaro si oppone decisamente all’accusa mossa nei loro confronti», dichiara il professore Vincenzo Maiello che, unitamente al professore Franco Coppi e agli avvocati Raffaele Quaranta e Paolo Trofino, assiste gli imprenditori Cesaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino