Due furti in tre giorni alla “Time out service”. Nel mirino dei delinquenti è finita la scuola di formazione di corso Umberto I a Napoli. Secondo le prime...
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«Sono sconvolto - racconta - non tanto per i 15 computer, per il video proiettore e i maxi schermo, ma soprattutto per i pc della segreteria che contengono la documentazione relativa ai corsi della Regione Campania, oltre ad altri atti. Non ho idea di chi possa essere stato. Sono rimasto di sasso quando - aprendo la porta della scuola - ho visto l’aula senza più i computer e tutte le stanze sottosopra, mi è mancato per un attimo il respiro, i computer sono l'anima della scuola, ma poi addirittura due volte in tre giorni». Questi furti non hanno tuttavia intaccato la voglia di Ditto di riprendere le lezioni: «siamo pronti a rimboccarci le maniche e riorganizzare la scuola grazie anche a tutto lo staff, che subito si è adoperato per riavviare le attività, dato che siamo dei professionisti e una grande famiglia. Di certo non sarà facile, è stato un brutto colpo, ma mi rialzerò».
«Credo nella mia città e nelle istituzioni - ha aggiunto l’imprenditore - questi atti delinquenziali ti lasciano di certo tanta rabbia, ma confido nelle forze dell’ordine ed auspico che possano ritrovare le apparecchiature o almeno alcuni computer fondamentali per la scuola, come quello della segreteria». Intanto le forze dell'ordine stanno monitorando le telecamere della zona per cercare degli indizi. «Ma resta il fatto che imprenditori, commercianti e residenti sono prigionieri della criminalità», dichiara Enrico Cella, presidente dell'associazione Vivere il Quartiere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino