Le Antiche Terme riaprono a rate: la nuova scommessa di Castellammare

Le Antiche Terme riaprono a rate: la nuova scommessa di Castellammare
CASTELLAMMARE DI STABIA - Da stasera riaprono le Antiche Terme di Stabia e alcune delle sue fonti, ma solo in concomitanza con alcuni eventi. L'annuncio arriva dal sindaco di...

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CASTELLAMMARE DI STABIA - Da stasera riaprono le Antiche Terme di Stabia e alcune delle sue fonti, ma solo in concomitanza con alcuni eventi. L'annuncio arriva dal sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino, che con la sua amministrazione ha previsto una serie di manifestazioni, incontri, dibattiti, concerti, esposizioni e mostre che porteranno poco alla volta, dice, «alla riapertura quotidiana del Parco termale». «Questo è il nostro obiettivo» assicura il primo cittadino stabiese che sta provando a riavviare percorsi in parte già accennati senza fortune dalle precedenti amministrazioni. La riapertura totale dei due stabilimenti termali sembra al momento un'utopia, ma per quanto riguarda le Antiche Terme il discorso potrebbe essere più semplice. Alcuni anni fa, infatti, è stato ultimato un lungo restyling della struttura, che dunque non ha particolari problematiche e ha già ospitato diverse manifestazioni. Restano grosse difficoltà sulla mescita delle acque, al momento possibile solo per una parte delle fonti, quelle legate alla cosiddette sorgenti Vanacore che si trovano proprio all'interno dello stabilimento storico. Queste acque saranno nuovamente fruibili a partire da oggi, anche se inizialmente solo durante le manifestazioni organizzate dal Comune.

 
«Per le acque Stabiane fanno sapere da Palazzo Farnese si attendono gli ultimi controlli, poi tutto sarà vincolato alla presenza di un medico idrologo che regoli la somministrazione delle giuste dosi». Sì, perché da gran parte delle sorgenti stabiesi sgorgano acque curative, che però vanno ingerite o comunque utilizzate praticamente su prescrizione medica, per evitare effetti collaterali come i forti abbassamenti di pressione. Discorso differente, invece, è per le Nuove Terme di Stabia: dopo il fallimento dell'azienda partecipata e l'inchiesta tuttora aperta sul crac milionario, lo stato di abbandono del parco idropinico e delle varie strutture collegate (sede principale, piscina, albergo) saranno un conto salatissimo da pagare per ripartire. Chi lo farà e in che modo sarà solo il tempo a dirlo. Nel frattempo, però, oggi alle 18.30 finalmente riapre almeno il Parco delle Antiche Terme, che ospiterà l'evento «A3 Acqua, Alimentazione e Ambiente», un incontro che rientra nell'ambito del programma di promozione del territorio e divulgazione culturale.


«Il modello organizzativo scelto spiega il sindaco Cimmino consiste in incontri periodici tra rappresentanti istituzionali, culturali, imprenditoriali e professionali di tre aree geografiche: area Monti Lattari (penisola sorrentina e costiera amalfitana), area della Val d'Orcia (Chianciano Terme), area Trentino (Corvara in Badia)». Il dibattito sarà l'occasione per discutere del cambio di «mission» nelle città termali, della prevenzione e del benessere, oltre che dell'importanza dell'alimentazione nella dieta mediterranea come felice completamento al percorso salutare. Un discorso che sarà portato avanti anche grazie agli esempi di altre realtà termali italiane. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino