E’ stato celebrato ieri l’anniversario della morte di Eleonora Pimentel Fonseca, direttrice del primo periodico politico di Napoli, giornalista e patriota della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A partire dalle 20.30, a pochi passi dalla Chiesa di Sant’Eligio, si sono riuniti intellettuali e studiosi napoletani tra cui il professore Nicola Terracciano, Massimiliano Marotta, figlio di Gerardo Marotta, scomparso 10 mesi fa e fondatore dell’Istituto dedicato alla cultura filosofica e Francesco Ruotolo, consulente alla Memoria della terza Municipalità di Napoli. Nel corso dell'iniziativa sono stati letti alcuni brani di Eleonora Pimentel Fonseca ed é stato ascoltato l'inno della Repubblica Napoletana composto da Domenico Cimarosa.
«Dopo più di 200 anni i condannati a morte in piazza Mercato si trovano ancora nel fango della fossa comune sotto l’atrio che precede la Chiesa del Carmine- ha raccontato Ruotolo- bisognerebbe avere più cura per la nostra memoria storica e questo evento lo promuoviamo affinché le istituzioni possano interessarsi maggiormente del patrimonio lasciato dalla Rivoluzione napoletana».
L’omaggio a Eleonora Pimentel Fonseca è stato soprattutto un modo per «sensibilizzare e far conoscere la storia di Napoli e ripercorrere simbolicamente quanto accaduto» come ha spiegato Orefice, direttrice del “Nuovo monitore Napoletano” che ogni anno promuove la cerimonia laica in ricordo di Eleonora e di tutti i martiri della rivoluzione partenopea. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino