Veleni nell'ambiente, sequestrata a Napoli tappezzeria per nautica da diporto

Veleni nell'ambiente, sequestrata a Napoli tappezzeria per nautica da diporto
Il Reparto di Tutela Ambientale della Polizia Locale di Napoli ha condotto mirati appostamenti e controlli stradali al fine di individuare gli autori degli abbondanti abbandoni di...

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Il Reparto di Tutela Ambientale della Polizia Locale di Napoli ha condotto mirati appostamenti e controlli stradali al fine di individuare gli autori degli abbondanti abbandoni di rifiuti speciali, palesemente riconducibili al settore della nautica da diporto, che nelle ultime settimane ha contribuito notevolmente ad incrementare le discariche abusive a cielo aperto presenti nell'area nord della città e che, con cadenza periodica, alimentano i roghi tossici.  Nello specifico i controlli hanno interessato la zona di Scampia, via cupa Perillo e via Roma verso Scampia, dove, tra i rifiuti abbandonati a margine della carreggiata, si sono individuate tracce idonee a condurre gli Agenti presso una determinata impresa di tappezzeria nautica.


Dal controllo effettuato presso la sede è emerso che l'azienda di trecento metri quadrati si sviluppa in un capannone al quale non è mai stato rilasciata l'agibilità e quindi non idoneo all'uso cui nella realtà è destinato. La ditta, risultata priva di autorizzazioni amministrative e sanitarie, era di fatto impossibilitata a sottoscrivere un contratto per la gestione degli scarti industriali prodotti e di conseguenza, come accertato dagli Agenti, questi venivano abbandonati quotidianamente in grossi sacchi neri lungo i margini delle strade richiamate.
Al momento del controllo gli Agenti della Polizia Locale di Napoli sorprendevano i titolari della tappezzeria, unitamente ad altri sette operai, intenti a lavorare i tessuti con colle, resine, acidi e quant'altro. L'intero opificio, comprensivo dei rifiuti prodotti nella giornata e pronti per essere abbandonati, le attrezzature ed i macchinari, veniva posto sotto sequestro giudiziario, apponendo i sigilli alla porta d'ingresso ed il cartello monitore indicante il vincolo cautelare.


I titolari venivano denunciati alla Autorità Giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti ai sensi del Codice dell'Ambiente e gli venivano comminate sanzioni amministrative per un importo totale di circa 8mila euro per l'assenza delle autorizzazioni.
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Il Mattino